Boullier: "Tensione massima con Honda. Il telaio è ok"

Boullier: "Tensione massima con Honda. Il telaio è ok"© sutton-images.com
I dati dicono di una MCL32 reattiva alle variazioni apportate, il limite resta la power unit: manca di affidabilità e guidabilità

Fabiano Polimeni

08.03.2017 ( Aggiornata il 08.03.2017 12:45 )

«Massima tensione» non è (solo) il titolo di un film. E' l'attuale rapporto tra McLaren e Honda, per stessa ammissione di Eric Boullier. La trama è quella di un horror, con la power unit nipponica alle prese con l'errata progettazione del serbatoio di recupero dell'olio, noie elettriche martedì e una specifica che non è ancora quella definitiva per Melbourne, sulla quale dovranno essere integrati i correttivi necessari per raggiungere un minimo livello di affidabilità.

«La pressione è ovviamente enorme, siamo in Formula 1 a gareggiare e dobbiamo ottenere delle prestazioni. Noi su Honda e vicerversa esercitiamo la massima pressione e non possiamo sbagliare un passo, dobbiamo fare la miglior macchina possibile ed è un contributo di entrambe le parti», ha commentato Boullier dopo la prima giornata del secondo turno di test.

Ottanta giri per Stoffel Vandorne non sono sufficienti, restano pur sempre la metà del programma condotto da Ferrari o da Williams, raffronto buono per marcare l'enorme differenza di continuità in pista tra chi è già al livello di affidabilità necessario e chi spera arrivino le misure tecniche in tempo per essere presentabili a Melbourne. «Ovviamente avremmo voluto fare più giri, vorremmo provare più componenti ma i pochi effettuati sono stati buoni, la correlazione dei dati è buona e adesso possiamo andare avanti lavorando un po' sulla base di previsioni.

Per il resto, lascio nelle mani Honda l'investigazione adeguata e la risoluzione dei problemi, ci affidiamo al nostro partner e crediamo ce la faranno. Abbiamo un contratto in essere, a lungo termine e vogliamo proseguire anche se non sono momenti ideali».

Quando la power unit lo ha consentito, il feedback avuto dal telaio è apparso positivo. Boullier ha precisato che i commenti su una monoposto con problemi ben oltre l'elemento motoristico sono delle "fake-news": «La macchina risponde bene a qualsiasi cambiamento che apportiamo e i piloti su questo punto sono piuttosto contenti. Ho letto alcuni commenti e sono come le "fake-news" di Trump.

Non è esclusivamente una questione telaistica, va ricordato che abbiamo motori ibridi, il che porta a un'erogazione della potenza elettrica appena si va sul gas nella fase iniziale del tipo acceso-spento. E c'è anche un turbo, così in funzione della guidabilità potrebbero esserci anche alcuni problemi.

Abbiamo dei problemi di guidabilità, significa che perdiamo il posteriore e la macchina appare nervosa quando si cerca potenza, ma non c'è nulla di sbagliato».

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Ritornano i temi già analizzati lo scorso anno e due stagioni fa: senza una power unit che metta alla frusta il complesso telaio-aerodinamica, è difficile avere un quadro esatto della competitività generale del pacchetto: «La macchina che stiamo provando qui è quella della presentazione non è la specifica finale, che vedremo in Australia.

Se non giri veloce quanto serve non scarichi la giusta energia sulle gomme, sui freni, ci sono tante conseguenze dall'essere 15 o 18 km/h più lenti in rettilineo, ma nonostante tutto cerchiamo di ottenere il massimo dai dati che riusciamo a raccogliere. Sarebbe più semplice se avessimo la stessa velocità degli altri, perché avremmo una migliore compressione di alcuni fattori».

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