Formula 1 Australia, analisi: Hamilton sempre al top

Formula 1 Australia, analisi: Hamilton sempre al top

Le prime prove di Melbourne sembrano riproporre un film già visto, con Ferrari e Red Bull a inseguire: vediamo se è davvero così

Maurizio Voltini

24.03.2017 09:39

La stagione sembra cominciata nel migliore dei modi per Lewis Hamilton, che svetta in entrambe le sessioni di prove libere del venerdì, per di più sempre di oltre mezzo secondo. Forse è un po' presto per dire se sentiremo la mancanza di un rivale diretto per l'inglese come Nico Rosberg, e del resto Valtteri Bottas (disturbato da una bandiera gialla) dovrà affiatarsi con la squadra come era già stato per Lewis quando vi arrivò dalla McLaren. È presto anche per trarre conclusioni assolute sulla base dei primi riscontri cronometrici, ma indubbiamente ciò che il team Mercedes ha dimostrato è di essere anche stavolta già molto avanti con il programma di lavoro: sono stati i primi (anzi gli unici del mattino) a verificare il comportamento delle Pirelli ultrasoft e a mettersi sui long run in preparazione alla gara. 
 
Proprio questo fattore, tuttavia, può in qualche modo giustificare certi distacchi, forse anche più del sospetto che le Mercedes abbiano girato più scariche del solito. Quando la Ferrari ha montato le ultrasoft nel pomeriggio, per loro era la prima volta a differenza di Mercedes, quindi è abbastanza scontato che se avessero fatto un secondo "time attack" avrebbero migliorato. Quando capitava a Barcellona, nei test invernali, recuperavano sempre intorno ai 3-4 decimi. In ogni caso Sebastian Vettel è riuscito a precedere Bottas di 9 millesimi, mentre Kimi Raikkonen è un po' più staccato, di altri 4 decimi: ma sappiamo come il finlandese soffra ancor di più le "prime volte", quando ancora deve prendere le misure. Insomma, del margine c'è. Anche perché al mattino si è perso un po' di tempo per alcuni problemi, come il DRS di Vettel rimasto bloccato. E comunque Seb non era ancora soddisfatto del bilanciamento di "Gina" (come ha chiamato la sua SF70H) e quindi la possibilità di lavorare per migliorare c'è. 
 
Margine che va dato anche alla Red Bull: nel pomeriggio sono state fatte delle modifiche che non hanno dato i risultati auspicati, sulle RB13, e in più Max Verstappen ha fatto un errore nel giro veloce con le gomme più morbide che l'ha portato largo alla curva 12 danneggiando la macchina; infatti non è più sceso in pista e il suo riscontro in tabella è il crono precedente con le supersoft. In ogni caso Daniel Ricciardo è 5° a 125 millesimi da Raikkonen e in mattinata era 3°, quindi possiamo tranquillamente continuare a considerare la Red Bull fra i protagonisti. 
 
Parallelamente va dato atto al motore Renault di essere risultato sufficientemente performante, anche perché vi è il positivo riscontro di trovare la Toro Rosso abbastanza avanti: Carlos Sainz è il primo degli inseguitori, 7°, e pure Daniil Kvyat è in top ten, appunto 10°. Inoltre in questa zona troviamo tutti ravvicinati (comprendendo Sergio Perez 11°) e la Renault di Hulkenberg in nona posizione. Purtroppo non c'è il riscontro di Jolyon Palmer perché è stato vittima del primo incidente stagionale, quando ha "perso" il retrotreno all'ultima curva andando a sbattere contro le barriere, probabilmente per aver tirato troppo presto. Resta adesso da vedere, però, se i motori Renault avranno risolto i problemi di affidabilità mostrati a Montmelò. 
 
Bene la Haas che con Romain Grosjean conferma in entrambi i turni l'ottavo posto, mentre Kevin Magnussen ha avuto qualche problema di troppo. Del resto noie tecniche più o meno evidenti hanno pesato un po' su tutti, da Fernando Alonso 12° in poi. Lo spagnolo non ha potuto spingere davvero ("Ma abbiamo avuto meno problemi rispetto a Barcellona", tiene a evidenziare) e del resto Stoffel Vandoorne è rimasto a lungo fermo al mattino; pare in ogni caso che alcune novità abbiano ben funzionato, sulla MCL32. Sul versante Williams, Lance Stroll sta cercando di prendere confidenza senza esagerare subito, mentre Felipe Massa è stato fermato da un cortocircuito dopo che al mattino si era messo in evidenza (7°). Per tutti vale comunque il discorso che siamo ancora alla prima gara della stagione e quindi qualche difficoltà iniziale è più che comprensibile. Anzi, vedremo se questo discorso varrà anche in gara. Ma pure stavolta si tratta di qualcosa di cui potremo discutere solo domenica. 

GP d'Australia: i tempi del venerdì


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