Formula 1 Australia, debutto a sorpresa per Giovinazzi 

Un pilota italiano torna a correre in Formula 1. Anche se solo per un Gran Premio. Antonio Giovinazzi è stato chiamato a sorpresa dal team Sauber a sostituire Pascal Wehrlein, evidentemente non ancora ripresosi al 100% dopo il tremendo botto alla Race of Champions.

La notizia è arrivata nelle prime ore della notte italiana, alla vigilia della terza sessione di libere, quando il team svizzero ha comunicato di non voler correre rischi: “Abbiamo grande rispetto della disponibilità e della professionalità di Pascal – ha commentato la team principal Monisha Kaltenborn -  E la decisione non è stata facile per lui ma sottolinea le sue qualità di uomo squadra. Ora ci dobbiamo focalizzare sulle sue condizioni fisiche senza prendere rischi inutili. Pascal correrà in Cina come pianificato”. 

Nel frattempo spazio a Bon Giovi, che già aveva sostituito il tedesco sulla C36 Ferrari durante i primi test di Barcellona, ha concluso le FP3 in ultima posizione, con 5”2 di distacco da Sebastian Vettel, per poi rischiare di passare in Q2 ma un bloccaggio e conseguente "lungo" ha fermato il pilota di Martina Franca: 16° tempo, con un crono di 1:26.419, 2 decimi più lento di Ericsson. 

Visibilmente emozionato, Bon Giovi ha commentato: "Sono molto soddisfatto, non sapevo niente della pista mi hanno messo in macchina e sono andato. Nelle terze libere non ho potuto fare tanti giri, se avessi potuto farne di più avrei fatto meglio. Comunque sono arrivato a un passo dalla Q2, è già un sogno che si realizza". Domani alle 7.00 italiane il vero battesimo del fuoco: "L’obiettivo è non commettere errori, come nei test di Barcellona. Pascal ha più esperienza e forse quello mi ha spinto af andare al limite e a commettere l'errore che ha condizionato le mie Q1. Ma va bene così". Giovinazzi è il secondo esordiente in pista a Melbourne dopo Lance Stroll, il canadese della Williams, tra l'altro protagonista di un incidente nella terza sessione. 

Dal canto suo Wehrlein non ha nascosto il suo rammarico per una decisione che avrebbe evidentemente evitato: “Il mio stato di forma non è al livello tale da consentire di correre un’intera gara, a causa del mio deficit in allenamento. Ho spiegato ieri la situazione al team che ha deciso di non correre rischi. E’ un peccato ma è la decisione migliore”.