Analisi venerdì: via con le doppiette, quella davanti è Ferrari

Inizio inusuale per il weekend del GP di Russia, con i tecnici che dovranno analizzare bene i dati odierni e il difficile riscaldamento delle gomme anteriori

Maurizio Voltini

28.04.2017 17:03

Anche stavolta è "solo venerdì", è solo l'inizio di un weekend di gara che però si preannuncia rovente e che impressiona non solo perché entrambe le Ferrari sono davanti a tutti e in particolare alle due Mercedes, ma per i distacchi inferti. Trovare non solo Sebastian Vettel davanti a tutti, ma anche Kimi Raikkonen 2° (dopo aver svettato al mattino) con un gap di 407 ms dato alla prima delle W08, quella di Valtteri Bottas, non è usuale. Siamo sicuri che come al solito nel team AMG analizzeranno compiutamente il tutto per recuperare, e quindi si tornerà a qualifiche e gara combattute, ma indubbiamente c'è da recuperare un ritardo piuttosto consistente, e non è una situazione usuale.

Certo Lewis Hamilton è venuto un po' a mancare, è parso piuttosto distratto oggi, tanto da arrivare a rischiare un ingenuo tamponamento alla Sauber di Pascal Wehrlein (che, per inciso, anche stavolta è stato davanti al compagno di squadra). Vedremo se si sia trattato solo di essere stato impegnato a trovare i giusti riferimenti in pista, incappando quindi in errori ma solo per la ricerca estrema e frettolosa del limite - non sarebbe certo la prima volta nel suo caso - oppure se davvero Lewis stia prendendo le cose sottogamba perché non sente di avere in squadra un rivale consistente come era l'anno scorso, con Nico Rosberg. Tuttavia pensiamo che difficilmente l'inglese accetterà di restare ancora dietro a Bottas, dopo che è successo non solo oggi ma anche nelle ultime qualifiche del Bahrain.

Dopo le doppiette Ferrari e Mercedes ad occupare rispettivamente la prima e la seconda fila virtuali della giornata, similmente abbiamo la Red Bull in terza fila, con Max Verstappen riuscito a precedere Daniel Ricciardo di 37 centesimi. Non va sottostimato l'effetto della pista in continua e consistente evoluzione man mano si puliva e gommava, dato che l'olandese ha ottenuto il suo crono più tardi degli altri, prima di essere fermato da un problema di pressione del carburante. In ogni caso, un inconveniente che ha preoccupato non tanto di per sé quanto dal punto di vista dell'interruzione dei long run, importanti per capire il comportamento sulla distanza delle gomme e stabilire di conseguenza le strategie e il momento migliore per la sosta del cambio gomme, che ci si aspetta sia uno solo.

Nondimeno i tempi segnati dalle RB13 (assieme ai distacchi delle altre monoposto a seguire) sembrano confermare che oggi siano state più le Ferrari ad essere veloci, piuttosto che le Mercedes a risultare più lente. A seguire i top team abbiamo anche stavolta la Williams di Felipe Massa, con un distacco superiore ai 2 secondi che però, per quanto detto poc'anzi, non deve scandalizzare. Come non deve scandalizzare che invece Lance Stroll sia solo 19°, dato che a differenza di tutti gli altri il canadese non ha usato le Pirelli più morbide disponibili (le ultrasoft) e dopotutto al mattino si era portato a soli 44 ms dal compagno brasiliano. Nico Hulkenberg a 68 ms da Massa conferma il buono stato della Renault, e del resto Jolyon Palmer è giusto a 442 ms dal tedesco. Incoraggiante anche il 9° tempo di Kevin Magnussen, per la Haas, mentre Romain Grosjean ha avuto diversi problemi di controllo della sua VF-17.

Le Force India sono a cavallo della zona punti teorica, con Sergio Perez ed Estaban Ocon ravvicinati, e dunque questa situazione fa ben sperare in una gara anche stavolta combattuta per le posizioni dietro ai top. Lotta in cui anche stavolta potrebbe inserirsi Fernando Alonso, avendo portato la sua McLaren-Honda al 12° posto del venerdì. Ingiudicabile Stoffel Vandoorne, ma non lui come pilota, avendo avuto anche stavolta svariati problemi, tanto che sarà il primo ad essere penalizzato in griglia per aver raggiunto il limite nei ricambi: la sostituzione di turbo e MGU-H (i quinti da inizio anno) lo ha già condannato a ricevere 15 posizioni di teorica penalità, sullo schieramento di partenza.

Infine, se per la Sauber non è una novità essere in coda, né che Pascal Wehrlein risulti davanti a Marcus Ericsson, preoccupa che la Toro Rosso figuri così indietro, sia con Carlos Sainz 15° sia con Daniil Kvyat 17°, pur con la complicità di giri veloci rovinati da traffico o errori. Però è anche vero che le Pirelli ultrasoft hanno dimostrato di poter assicurare un secondo giro veloce, su questo asfalto poco abrasivo: il motivo principale è che le gomme anteriori faticano ad andare in temperatura, e quando ci arrivano, alcuni hanno quelle dietro già "troppo su". Saper interpretare e bilanciare questo comportamento sarà dunque una delle chiavi tecniche per concretizzare una buona gara, qui a Sochi. Ed è probabilmente il motivo che spiega più di tutti la competitività odierna di Ferrari.

Formula 1 Russia, Vettel e le insidie di venerdì convincente


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi