Formula 1 Russia, Hamilton annega nel Mar Nero

Fine settimana da dimenticare per il campione Mercedes che chiude al 4° posto pagando 36” di distacco da Bottas.

Francesco Colla

30.04.2017 18:31

Il problema non è il 4° posto in sé, ma l’aver tagliato il traguardo con un ritardo di oltre 36 secondi rispetto al compagno di squadra. Che non è più Nico Rosberg, ma lo snobbato Valtteri Bottas. Uno a cui Lewis Hamilton ha riservato fin dall’Australia paterni buffetti per il suo primo podio in Mercedes. E che ora si macchia di lesa maestà rifilando una batosta non solo alle Ferrari ma anche al tre volte campione del mondo. Il quale non manca di porgere nuovamente i suoi complimenti al vincitore, ma che in gara ha più volte tormentato il suo muretto via radio per sapere se anche Bottas patisse i suoi stessi problemi. “Devo fare le congratulazioni a Valtteri – ha commentato il britannico dopo la gara – ha fatto un lavoro eccezionale e se la merita tutta. E’ stato veloce per tutto il weekend e ha fatto un gran lavoro per il team, è un compagno di squadra fantastico”.

L’ultimo podio mancato di Hamilton risale a Sepang 2016, momento cruciale della scorsa stagione, quando un cuscinetto lo costrinse al ritiro garantendo a Rosberg punti fondamentali per conquistare il titolo. In questa stagione The Hammer non ha mai rotto, ma in Russia la sua W08 non ha fatto la differenza. Ma quest'anno Lewis non deve più fronteggiare solo Rosberg, ma le due Ferrari (oggi Raikkonen si è difeso in partenza e l’ha tenuto dietro) e anche il nuovo compagno di squadra. E i problemi di bilanciamento di cui si è lamentato fin da venerdì hanno contribuito a rendere la campagna di Russia in una rovinosa ritirata degna di un grande Imperatore qual è Lewis. “Per me è stato un weekend molto difficile – ha proseguito il pilota -. Semplicemente non sono mai stato abbastanza veloce. Non avevo mai avuto problemi di raffreddamento come questi prima d’ora che mi hanno messo fuori gioco fin dall’inizio. Avevo, ritengo, il passo per lottare con Kimi ma la macchina si surriscaldava. Dal giro 5 in poi ho dovuto rallentare il mio passo e inoltre, a un certo punto, ho anche subito il taglio della potenza di uno dei cilindri a causa dell’innalzamento delle temperature. Insomma mi sono ritrovato a essere quarto troppo presto”. Premurandosi di chiedere al suo muretto se anche la W08 di Bottas soffrisse a tal punto i 41° sull'asfalto di Sochi. "No perchè Valtteri è in testa e gli arriva più aria fresca", la replica. 

Toto Wolff, team principal Mercedes, decolpevolizza il pilota: “Lewis ha dovuto fare i conti con le temperatura fin dall’inizio e quindi non è riuscito a sfruttare l’undercut al pit stop. E alla fine si è trattato solo di gestire la situazione e portare a casa punti. E’ chiaro che non gli abbiamo dato la macchina adatta per fare il suo lavoro questo weekend e ora la priorità è di risolvere la situazione prima di Barcellona”. 


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