Rosberg: "Hamilton ora ha tutto il team dalla sua parte"

Si appresta a diventare papà per la seconda volta, Nico Rosberg. Montecarlo è il giardino di casa, salotto nel quale ha saputo muoversi meglio di chiunque altro negli ultimi anni. Tre vittorie tra il 2013 e il 2015, con l'amaro in bocca per non aver potuto calare il poker. Solo settimo nel 2016, in difficoltà sul bagnato e mai in partita. Seguirà il week end alle porte da "spettatore", «finora le gare sono state eccezionali, c'è stato tutto: azione, esaltazione, imprevedibilità, non potevamo chiedere di più», dice guardando al primo quarto del mondiale.

«Quando penso a Monaco, penso al grandissimo duello con Lewis, che fosse in qualifica o in gara, Monaco è il gran premio in cui senti maggiormente la storia del nostro sport. E sono estremamente felice di aver vinto per tre volte ed essere qui adesso da campione del mondo».

E dall'esterno analizza la partita iridata, quella che si delinea sempre più tra Vettel e Hamilton. La battuta d'arreso a Barcellona pesa nell'economia della classifica di Valtteri Bottas, manca però tanta strada per arrivare ad Abu Dhabi ed è prematuro emettere verdetti definitivi. Rosberg mette a confronto duelli che non potrebbero essere più diversi tra loro, quello tutto interno al team vissuto per tre stagioni e la nuova sfida lanciata dalla Ferrari. 

«Quest'anno tengo d'occhio ovviamente tutti i piloti e al momento Sebastian e Lewis svettano, stanno facendo un gran lavoro. Anche altri stanno facendo bene. E' una gran lotta tra Mercedes e Ferrari, tra Lewis e Sebastian e credo che per Lewis sia una situazione molto, molto diversa. L'anno scorso aveva il supporto solo di metà squadra, quest'anno ha il sostegno dell'interno team in questa lotta per battere l'altro pilota, sono convinto sia molto diverso».