Formula 1 Canada, Pirelli: stress ridotto, tante strategie possibili

Formula 1 Canada, Pirelli: stress ridotto, tante strategie possibili© sutton-images.com

Frenata e trazione sono esercizi cruciali per la prestazione a Montreal e influenzano direttamente l'attivazione delle gomme Pirelli

Fabiano Polimeni

06.06.2017 09:21

Montreal come Montecarlo, perlomeno in termini di mescole disponibili. Saranno le tre specifiche più morbide a essere protagoniste nel week end in Canada, su un tracciato dalle caratteristiche opposte a Monaco. Basso carico aerodinamico, alla ricerca dell'equilibrio perfetto tra velocità di punta sul dritto e stabilità in frenata, perché sul Circuit Gilles Villeneuve conta andar forte sui rettilinei ma al tempo stesso ritrovarsi una monoposto equilibrata nei sei punti di frenata che spezzano gli allunghi

L'energia laterale scaricata sulle gomme è minima, al pari dell'abrasione dell'asfalto e dell'aderenza, livelli di grip destinati a migliorare in fretta, come accade sui tracciati semipermanenti. Lo stress sviluppato sulle coperture è frutto dei carichi verticali e longitudinali che si generano in frenata e in trazione, senza dimenticare l'aggressione decisa dei cordoli. Il tema del week end sarà ancora una volta l'attivazione corretta delle gomme anteriori, potenzialmente critica vista l'assenza di curve con impegno continuo laterale sulla gomma. 

I lunghi rettilinei abbattono le temperature, prima di picchi improvvisi in staccata. «Montréal ha caratteristiche uniche, anche se ha alcuni tratti in comune con Sochi, come ad esempio l’asfalto abbastanza liscio.

Lo scorso anno il vincitore ha optato per una sola sosta, mentre il secondo al traguardo si è fermato due volte utilizzando tutte e tre le mescole disponibili, a riprova delle tante strategie possibili. Su questo circuito non è mai facile trovare il giusto set up e il corretto bilanciamento meccanico e aerodinamico: questo è uno dei fattori-chiave per far lavorare correttamente i pneumatici.

È anche importante tenersi sempre pronti a cambiare strategia, che può essere influenzata dal meteo oppure dall’ingresso della safety car», anticipa Mario Isola. Un anno fa il week end del Gran Premio del Canada si corse con temperature ambientali particolarmente rigide, 12° C nell'aria si trasformarono in un asfalto tra i 21 e 24° C in gara. Le previsioni dicono di una tre giorni con valori molto più elevati, si attendono temperature ambientali tra i 18 e 26° C, giornate di sabato e domenica le più calde e con pista asciutta, diversamente dal venerdì, atteso con un un'elevata possibilità di pioggia.

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Le pressioni minime di gonfiaggio imposte da Pirelli sono di 20 psi sulle gomme anteriori e 18,5 psi al posteriore, con valori di camber massimo di -3,5 gradi all'avantreno e -2,00 gradi al retrotreno.

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