Montreal: un kartodromo veloce e coi muretti molto vicini

Montreal: un kartodromo veloce e coi muretti molto vicini
Così l'ha definito Hamilton, che qui ha vinto 5 volte: una pista dalle velocità elevate e dalle forti staccate, che non ammette imprecisioni

Maurizio Voltini

09.06.2017 10:30

Il teatro del settimo appuntamento dell'attuale stagione F1 è il tracciato semipermanente intitolato a Gilles Villeneuve e realizzato nel 1978 sull'Isola di Notre-Dame a Montreal, dopo che nella stessa zona vennero disputate le Olimpiadi del '76. Si tratta di 4.361 metri di tracciato, con 14 curve e un fondo piuttosto liscio (quindi poco aggressivo per le gomme), nel quale sono possibili medie piuttosto elevate: nonostante le due curve "di ritorno" piuttosto lente alle estremità del circuito, per il resto troviamo infatti tratti rettilinei anche piuttosto lunghi (dove si passano più volte i 300 orari) inframezzati da "esse". Una configurazione che premia soprattutto la forza motrice (influendo però anche sui consumi) e richiede freni resistenti alle consistenti sollecitazioni che si generano nella metodica serie di forti staccate.

Rispetto alla scorsa edizione, il circuito non presenta novità per quanto concerne il tracciato di per sé, mentre molte modifiche sono state fatte "attorno": diversi guard-rail sono stati sostituiti con muretti e le file di pneumatici rimpiazzate dalle barriere TecPro. Non sono sempre soltanto dettagli, perché su questa pista i piloti arrivano a sfiorare le protezioni in molti casi (alle volte anche troppo) dato che spesso queste sono proprio ai limiti della sede stradale, e dunque non ammette imprecisioni nella guida nelle curve più importanti ai fini del riscontro cronometrico. Mentre gli spazi di fuga all'esterno delle curve 8 e 13 (cioè l'ingresso della esse finale e di quella precedente al tornante) sono ora completamente in asfalto.

Infine, i punti di attivazione dell'ala mobile (DRS) sono i due rettilinei sul lato est della pista, vale a dire quelli precedente e successivo alla esse finale costituita dalle curve 13 e 14, cioè quello più lungo in uscita dal tornante 10 (pur se ufficialmente vi sono due curve a seguire, che comunque si fanno in pieno) e quello di partenza. Il detection point è tuttavia unico, e si trova poco prima della staccata per il tornante suddetto: in questo modo, chi superasse prima della chicane con l'ausilio del DRS, non si troverà poi "esposto" ai contrattacchi con lo stesso sistema nella parte sul traguardo che porta alla prima staccata.


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