Formula 1 Baku, Bottas pensa a correre e non al contratto

Formula 1 Baku, Bottas pensa a correre e non al contratto

Cadono nel vuoto le provocazioni sulla situazione contrattuale: "È tutto normale, non ho mai saputo cosa avrei fatto l'anno dopo, a questo punto della stagione…"

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Maurizio Voltini

22.06.2017 15:16

Nella scorsa (e unica) edizione del GP d'Europa a Baku, Valtteri Bottas si mise in luce non tanto per il sesto posto finale al traguardo, quanto per aver fatto segnare il record velocistico di ben 378 km/h con la sua Williams, sul lungo (2,2 km) rettilineo principale. In questa occasione è intanto uno dei protagonisti della conferenza stampa con i piloti del giovedì. Stavolta con la Mercedes le sue aspettative sono maggiori, ma proprio per questo gli si chiede se le difficoltà di messa a punto della W08 possano risultare più problematiche su questo tracciato. 

«Non posso fare previsioni, perché come abbiamo visto siamo sempre stati estremamente vicini nelle gare precedenti, noi e Ferrari», mette subito le mani avanti il finlandese della Mercedes. «È molto difficile poter prevedere qualcosa soprattutto su una pista nuova come questa, che in alcune sezioni somiglia a Monza e in altre più a Montecarlo. Quindi penso che saremo ancora vicini, però come detto alcune volte abbiamo avuto delle difficoltà nel trovare il giusto assetto e la giusta confidenza nella guida della macchina. Questo a volte è dipeso anche dalla difficoltà nel far funzionare le gomme bene con tutte le mescole, quindi è difficile anzi impossibile prevedere». 

Potrebbe essere d'aiuto il fatto che la Pirelli abbia portato delle mescole più dure rispetto alle gare precedenti? «Non credo che ci aiuterà. Le gomme sono le stesse per tutti, sta a noi cercare di farle funzionare bene, e questo dipenderà dall'assetto». Il tuo "boss" Toto Wolff ha detto lo scorso weekend che tu sei in una posizione "scomoda" perché ancora non sai se guiderai per Mercedes anche nel 2018: come ti senti in questa situazione? «Io mi sento normale, perché ogni anno da quando sono in F1 sono sempre stato in questa situazione, in questa fase della stagione non avevo mai idea di cosa avrei fatto l'anno successivo. Quindi per me è una cosa del tutto normale».

Ma il team non ti ha detto nulla? «Io so che c'è un piano in merito e so quando pensano di risolvere il tutto, ma è una questione tra di noi e per il momento non c'è nessun annuncio da fare al riguardo». 


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