F1 Silverstone, analisi del venerdì: qualcosa si vede

F1 Silverstone, analisi del venerdì: qualcosa si vede© sutton-images.com

Temperature basse, dominio Mercedes, Ferrari a inseguire: ma alcune altre caratteristiche "solite" si intravvedono anche stavolta

Maurizio Voltini

14.07.2017 17:02

Il venerdì è sempre solo il venerdì, e non occorre portare a testimoniare o semplicemente citare Kimi Raikkonen per ricordarlo. Inoltre l'estate inglese ha tenuto piuttosto basse le temperature ambientali e quindi anche della pista, ma è pur vero che non si prevedono sensibili innalzamenti (anzi, casomai pure un po' di pioggia) nel resto del weekend. Di fatto la Mercedes conferma la sua superiorità prestazionale sul giro, e lo fa con qualsiasi tipologia di mescola nonché indipendentemente da short o long run.

Notevole per esempio il passo messo in mostra da Lewis Hamilton una volta sostituite le gomme supersoft con soft nel corso delle prove sulla distanza, sotto 1'32". Però non si può nemmeno ignorare che il set sostituito proprio in quella occasione, cioè quello di supersoft, mostrasse già segni di blistering dopo soli 18 giri, come già si era visto in Austria. Insomma, la Mercedes ha sicuramente ridotto i problemi di velocità nel mandare le gomme a regime e sulla distanza, ma qualche limite c'è ancora. Vedremo se la Ferrari riuscirà a sfruttare tali limiti degli avversari, magari riuscendo stavolta a sopravanzare Valtteri Bottas anziché arrivargli subito dietro.

Anche aver primeggiato in entrambe le sessioni, del resto, non vale come risultato che scolpisce sulla pietra la pur indubbia abilità del finlandese: infatti Hamilton ha commesso un errore per il quale, portandolo sul cordolo a danneggiare la parte inferiore della macchina, non ha potuto sfruttare il set di gomme più morbide nella simulazione di qualifica. Un errore che non sminuisce le potenzialità di Lewis, che già così è a soli 47 ms da quello che potrebbe diventare un altro rivale in campionato, se non tenuto sotto controllo.

Al di là delle considerazioni che condivide sul venerdì, Kimi Raikkonen è stato abbastanza efficace, sopravanzando Sebastian Vettel in entrambe le sessioni. Ovviamente questo non significa che lo farà automaticamente anche in qualifica o in gara, anche perché se così fosse vedremo se interverrà qualche "sistema" per evitare che "rubi punti" al leader di campionato. Ci pare che molti non abbiano capito che anche "fare il secondo" non è un ruolo banale e che la tanto osannata politica dei "due galli in un pollaio" ha finora causato più guai che altro.

Continua inoltre ad essere molto vivace la situazione alle spalle dei tre top team: Nico Hulkenberg "risorge" dopo una prima sessione quasi incolore, a testimoniare che quando la macchina assiste può fare differenza. Del resto, Jolyon Palmer non può certo dimostrare granché se lo tengono quasi metà sessione fermo ai box per problemi di frizione. Felipe Massa si conferma una sicurezza anche da "post-pensionato" (ed è stato graziato per un'ostruzione su Verstappen) come pure è ancora una volta notevolissimo Fernando Alonso, che anche stavolta parte già penalizzato: 5 posti di arretramento per il cambio delle batterie, e non è ancora finita perché al momento in cui scriviamo si stanno decidendo altre sostituzioni.

Inoltre va rilevato come Esteban Ocon sia riuscito, stavolta, a stare davanti a Sergio Perez in entrambe le sessioni. Tra i due si sono insinuati i piloti Toro Rosso, con Carlos Sainz 11° dopo che si è risolta la strana diatriba con i commissari alle verifiche tecniche, e Daniil Kvyat subito dopo.
Inaspettato, dopo il risultato dell'Austria, che la Haas non sia andata oltre il 14° tempo (con Romain Grosjean): vedremo se riuscirà a recuperare sfruttando l'ultima ora di prove libere, in programma sabato mattina a partire dalle ore 10.

I TEMPI DELLE PROVE A SILVERSTONE


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