Formula 1 Ungheria, Verstappen: "Non è Monaco senza muretti, però..."

Formula 1 Ungheria, Verstappen: "Non è Monaco senza muretti, però..."© sutton-images.com

Red Bull guarda al Gran Premio d'Ungheria con la fiducia di poter far bene contando sulle proprie forze. Ricciardo: "Più grip e velocità elevate rendono il secondo settore fantastico"

F.P.

24.07.2017 12:39

Dopo Montecarlo è il circuito sul quale Red Bull può puntare al miglior risultato contando sulle proprie forze e le caratteristiche di una RB13 in costante sviluppo. Silverstone ha certificato come sia ancora distante da Ferrari e Mercedes in velocità pura su una pista completa come quella inglese, l'Hungaroring, tuttavia, calcherà molto meno la mano sul deficit di potenza della power unit, premiando invece carico aerodinamico e bontà del telaio. 

Gli ultimi sviluppi hanno interessato l'ala anteriore e il complesso sistema di gestione dei flussi con turning vanes e deviatori davanti alle pance, Red Bull guarda al GP d'Ungheria con un palmares di appena due successi - Webber nel 2010 e Ricciardo nel 2014 - e un 2016 nel quale monopolizzò la seconda fila in qualifica e giunse a podio con Ricciardo, terzo. «La vittoria nel 2014 fu eccezionale, in una gara grandiosa. Per vincere dovetti passare Hamilton e Alonso, praticamente i migliori in assoluto.

E' una pista che amo e mi è sempre stata favorevole, ho corso belle gare anche prima della Formula 1. Il Gran Premio d'Ungheria arriva in un momento della stagione con l'estate alle porte, quando sono sempre in buona forma e la macchina solitamente migliora sempre più», ricorda il pilota australiano. 

Pista che esalta la motricità, la precisione dell'anteriore, le doti di grip meccanico: con le monoposto 2017 non mancheranno passaggi molto più rapidi rispetto al 2016, specialmente il complesso di curve in sequenza nel secondo settore: «Abbiamo molta più aderenza e sarà molto più divertente. Il secondo settore sarà fantastico, è uno dei tratti che preferisco in Formula 1. Se domenica farà caldo, inoltre, sarà una gara impegnativa dal punto di vista fisico, quindi non potrò fare di nuovo l'errore di mangiare troppa carne al sabato sera.

E' una pista sulla quale allagare i gomiti, ci sono tre punti chiave nei quali si può sorpassare. Ho fatto delle belle manovre in curva 1 in passato, su curva 2 puoi scegliere l'interno o l'esterno, entrambe le traiettorie vanno bene e anche il tornante è un buon punto».

L'editoriale: Ferrari, adesso sorprendici ancora

A Silverstone ha rivisto la bandiera a scacchi dopo una serie negativa di ritiri, Max Verstappen confida sulla brevità dei rettilinei dell'Hungaroring per nascondere quelle che sono ancora le mancanze Red Bull: «E' un po' presto per dire come andremo in Ungheria, ma stiamo progredendo di continuo, alla ricerca di un bilanciamento migliore e più carico in macchina. Per fortuna non ci sono troppi rettilinei

E' una pista fantastica, soprattutto su una Formula 1. E' stretta e con velocità elevate, molto divertente guidarci. Non direi che è una Monaco senza muri, però è senza dubbio molto più stretta di altre piste sulle quali corriamo». L'incremento dell'aderenza e le particolari caratteristiche dell'Hungaroring, assimilabile a un kartodromo però da 4,3 chilometri di sviluppo metrico, Max aggiunge: «Abbiamo più grip quest'anno e forse si dovranno fare traiettorie diverse rispetto al passato, sarà tutto gestibile e lineare»

Test Ungheria, Kubica girerà su Renault


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi