Formula 1 Malesia, Pirelli: degrado termico in agguato

Formula 1 Malesia, Pirelli: degrado termico in agguato© sutton-images.com

L'edizione del 2016 vide l'asfalto raggiungere i 59° C. Il fondo rinnovato offre un miglior drenaggio, con le supersoft - al debutto nel GP di Malesia - si attende un forte miglioramento dei tempi

Fabiano Polimeni

26.09.2017 09:17

Lascerà il Circus con la stessa collocazione autunnale in calendario che la vide esordire nel 1999. Sepang ha riguadagnato nel 2016 il proprio posto nel finale di campionato, un'edizione contraddistinta da importanti cambiamenti sul tracciato, riasfaltato per ampi tratti e con una diversa pendenza in più curve. L'ultimo tornante ha ricevuto il maquillage più importante, con un banking negativo che ne ha variato traiettoria e percorrenza. 

Rispetto a un anno fa, Pirelli opta per le gomme supersoft in sostituzione delle gomme dure. Sarà un Gran Premio di Malesia come sempre condizionato dall'elevata temperatura dell'asfalto, valori oltre i 50° C sono nella norma. Il record per l'appuntamento malese restano i 59° C registrati lo scorso anno, con un ambiente a 34° C. Valori che portano il concreto rischio di degrado termico delle coperture, su un tracciato che abbina numerose curve in appoggio e rapidi cambi di direzione. Lo stress sulle gomme è elevato, nella scala Pirelli Sepang stacca una classificazione 4 su 5, così come le forze laterali: nel secondo e terzo settore si concentrano le pieghe che impegnano in appoggio le coperture. 

Gli interventi di rifacimento del fondo hanno migliorato il drenaggio, in un appuntamento spesso caratterizzato da importanti scrosci di pioggia. A distanza di un anno andrà verificata l'evoluzione dell'asfalto, che potrebbe restituire caratteristiche leggermente diverse. Meno rugoso che in passato, dai dati Pirelli risulta offrire un livello medio di aderenza. La prestazione passa da un'efficiente configurazione aerodinamica, che permetta elevate velocità sui tre rettilinei e dia alto carico aerodinamico nel secondo e terzo settore. 

E' tra i circuiti in grado di esaltare le caratteristiche tecniche delle monoposto 2017 e l'abbinamento con la mescola supersoft - prima volta in Malesia - produrrà tempi sul giro destinati ad abbattere il record di Alonso, l'1'32"582 staccato nel 2005. 

«Lo scorso anno il Gran Premio della Malesia è stato un po’ diverso rispetto alle precedenti edizioni, grazie al ritorno ad un calendario ‘autunnale’ e al rifacimento dell’asfalto. Ciò ha migliorato il drenaggio della pista: un aspetto importante in un circuito dove può piovere spesso e in modo intenso. Quest’anno abbiamo effettuato una scelta di mescole mai vista in Malesia, più morbida di uno step, con il debutto dei pneumatici supersoft, per cui ci aspettiamo un miglioramento dei tempi sul giro. Di conseguenza, tutte le strategie elaborate in passato dovranno essere riviste: sarà fondamentale il lavoro svolto durante le sessioni di prove libere», anticipa Mario Isola. 

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Ricciardo vinse con due pit-stop nel 2016, gara condizionata dall'esposizione di periodi di Virtual Safety Car. Dal venerdì capiremo quale sarà il degrado della mescola supersoft e se l'opzione di una strategia con singolo pit-stop potrà rappresentare uno scenario vincente. I valori di "partenza" relativamente alle pressioni minime di gonfiaggio sono di 21,5 psi all'anteriore e di 18 psi al posteriore, con un camber massimo rispettivamente di -3,75 gradi e -1,75 gradi.

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