Formula 1 Giappone: Ricciardo, podio da primato personale

Formula 1 Giappone: Ricciardo, podio da primato personale© sutton-images.com
Nono arrivo stagionale tra i primi tre, mai così bene Daniel. A Suzuka non brilla in partenza, poi una gara solitaria e un finale in marcatura sul rimontante Bottas

Fabiano Polimeni

09.10.2017 09:55

Era dal 2013 che due Red Bull non mettevano in fila due arrivi sul podio in sequenza. La striscia positiva arriva a Suzuka, tanto ostica sul giro secco quanto favorevole nel passo gara al ritmo di Verstappen e Ricciardo. Marca la nona presenza tra i primi tre in stagione, personalissimo record che gli vale 192 punti nel mondiale, quarta posizione e un divario di 42 punti da Valtteri Bottas. Gran Premio del Giappone che ha visto nella parteza il momento topico per battezzare le posizioni dei 53 giri successivi. Un via nel quale ha ceduto a Verstappen e Ocon, quest'ultimo scavalcato alla ripartenza dopo il periodo di safety car.

«Devo riguardare la partenza e lo scatto, perché mi è costato la posizione su Max e Ocon, per il resto si è trattato di una gara piuttosto solitaria in terza posizione», racconta Daniel, al traguardo con 9" di gap da Verstappen e un Bottas alle spalle da gestire. «Nel complesso è stata una gara da pollice su. Avevo detto a inizio week end di voler arrivare sul podio a Suzuka e ce l'ho fatta».

Sensazioni diverse da Verstappen nel rendimento delle gomme, perché se Max ha accusato del blistering sull'anteriore sinistra con la supersoft, per Ricciardo è stato lo stint sulla soft a creare qualche difficoltà in più: «A fine primo stint andavo molto bene, con le soft inizialmente andavano poi è arrivato il blistering sull'anteriore sinistra ed è stato difficile gestirlo negli ultimi 10-15 giri. Non mi pesa tanto essere di nuovo dietro Max. Non so cosa sarebbe accaduto se fossi stato lì all'inizio ma certo non ho paura della sua velocità»

Con differenze cronometriche racchiuse in pochi decimi, al netto delle fasi di doppiaggio, immaginare un esito diverso da quello registrato domenica, dopo il via, sarebbe stato difficile: «Questa pista è tanto divertente sul giro secco quanto difficile poter far qualcosa in gara ed è molto dura poter seguire un'altra macchina. Per sorpassare serve una forte differenza di velocità.

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Nel finale ero fiducioso di poter tenere il terzo posto dalla pressione di Valtteri se fossi riuscito a guidare in modo pulito e centrare tutti i punti di corda. Sono al nono podio stagionale, un nuovo record per me. E' incoraggiante per il team ottenere un altro podio con entrambe le monoposto, si sono dimostrate affidabili e anche veloci. Dovremmo essere in grado di lanciare una bella sfida a Austin e in Messico; se riusciremo a trasferire questo stato di forma nel 2018, allora saremo assolutamente competitivi».

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