Formula 1 Usa, analisi prove: Hamilton non si distrae

Formula 1 Usa, analisi prove: Hamilton non si distrae© sutton-images.com

Hammer continua a martellare senza sosta e per il momento lascia agli altri le preoccupazioni e le noie, anche tecniche

Maurizio Voltini

20.10.2017 ( Aggiornata il 20.10.2017 23:57 )

Le prove del venerdì ad Austin lasciano una certa sensazione di incompletezza, non sembrano aver dimostrato davvero le reali possibilità di tutti. Tranne quelle di Lewis Hamilton: il campione inglese da certificato di essere ancora nel pieno della concentrazione e di non essere stato distratto dai continui discorsi relativi alla possibilità di incoronarsi nuovamente già questa domenica. Così sfrutta alla perfezione la propria monoposto e anche le varie mescole messegli a disposizione di volta in volta, tanto che con le Pirelli ultrasoft segna subito il giro più veloce mai visto sul Circuit of the Americas. Quando invece Valtteri Bottas deve rilanciarsi proprio perché sbaglia il primo tentativo.

Al momento la prestazione di Lewis contribuisce a far sembrare più a posto la Mercedes, mentre Ferrari e Red Bull stanno ancora cercando una giusta via nella messa a punto. La squadra austriaca sembra averla trovata con Max Verstappen, ma non con Daniel Ricciardo. L'australiano ha pure avuto qualche problema di troppo con i cordoli, in particolare i "bump" in uscita (e non è stato il solo).

Mentre Sebastian Vettel ha pagato un po' caro un errore iniziale, finendo nella ghiaia di curva 19 spiattellando per di più uno dei due set di gomme soft a disposizione (e per la gara potrebbero fare la differenza). Poi è stato bravo nel poco tempo rimasto (solo 9 giri per lui) a staccare subito un buon 3° crono. Ma che la SF70H richieda qui ancora un po' di messa a punto, lo dimostra anche la prestazione non eccelsa di Kimi Raikkonen, molto più sensibile di Seb a certe carenze. Tuttavia la squadra ha lavorato parecchio anche provando diverse ali, per cui si può confidare "mettano assieme" un miglior assetto per sabato.

Vedremo dunque prima delle qualifiche (o forse anche direttamente in queste) chi sarà riuscito a rimediare a certe più o meno piccole mancanze, anche perché pure tra gli inseguitori sono molti a poter recriminare qualcosa. Perfino Fernando Alonso non è certo stato contento delle prove del mattino (solo 4 giri) ma si è rifatto nel pomeriggio svettando tra "gli altri" assieme a Felipe Massa. Del resto entrambi i loro compagni di squadra non sono riusciti ad esprimere davvero il loro potenziale, per via di noie tecniche. Noie che la Force India non ha mostrato, riuscendo così a piazzare entrambi i piloti Sergio Perez ed Esteban Ocon in top ten e ravvicinatissimi.

Accettabile il risultato della Renault, anche perché tra Alonso e Nico Hulkenberg 12° il divario è di soli 23 centesimi. Buon debutto in giallo per Carlos Sainz, al momento 11°, ma non è giusto trarre conclusioni affrettate rispetto al compagno di squadra: lo spagnolo è indubbiamente partito con il piede giusto, ma non dimentichiamo che Hulk è a soli 5 millesimi (cioè "niente") e che è stato vittima di problemi tecnici che l'hanno tenuto per un po' ai box. In ogni caso chi ha voluto Carlos in Renault non si sarà certo pentito della scelta.

Tra i vari grattacapi tecnici e no, inconsueto quello che invece ha disturbato il debutto di Brendon Hartley sulla Toro Rosso. Va bene che ci possa essere differenza tra l'abitacolo chiuso della Porsche 919H da Endurance e quello aperto della STR12, ma il neozelandese ha dovuto lottare in continuazione con i vortici d'aria che tendevano a "strappagli via" il casco. La sua altezza superiore alla media non ha aiutato, ma nemmeno un "parabrezza" più deflettivo montato nel pomeriggio ha risolto il problema. Peccato, perché nel suo debutto sulle massime monoposto non aveva certo bisogno di aggiungere simili inconvenienti alle già numerose difficoltà normali.

Insomma, per le prove del sabato e per le qualifiche è lecito aspettarsi (e talvolta pure sperare) notevoli variazioni che rendano più vivace il weekend. E se almeno al momento resta difficile ipotizzare che qualcuno possa effettivamente frapporsi tra Hamilton e la vittoria di domenica, almeno però auspichiamoci vi sia più lotta in gara e più suspense per il campionato.

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