Formula 1 Messico: l'Hermanos Rodrìguez è il tracciato più "alto" di tutti

Formula 1 Messico: l'Hermanos Rodrìguez è il tracciato più "alto" di tutti

L'altitudine a 2,2 km slm è ciò che differenzia maggiormente il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez, molto veloce e con staccate importanti

Maurizio Voltini

27.10.2017 16:43

Quello nei pressi di Città del Messico è un circuito che è stato intitolato alla memoria dei fratelli Ricardo e Pedro Rodiguez, piloti messicani, e che nell'attuale configurazione di 4.304 metri ospita il Mondiale F1 per la terza volta. In realtà la sua storia è iniziata nel 1962, quando vi si disputò un GP non valido per il Mondiale (quello in cui perse la vita Ricardo Rodriguez) per poi proseguire con il GP del Messico fino al 1992.

Oltre al rettilineo principale di quasi 1.200 metri, a caratterizzare il tracciato vi è la zona dello stadio con la serie di curve (dalla 12 alla 17) che è andata a sostituire il famoso "tornantone" Peraltada. Ma la caratteristica tecnica principale è quella di trovarsi a un'altitudine di circa 2.200 metri sul livello del mare. La conseguente rarefazione dell'aria è un parametro con il quale gli ingeneri dei vari team si devono confrontare da vari punti di vista.

Se l'adozione dei motori turbocompressi ha limitato il problema della perdita di potenza (poiché la turbina compensa in parte) tuttavia la minore efficienza delle superfici aerodinamiche crea un altro genere di problema: la riduzione della deportanza. Così, grazie anche alla minor resistenza aerodinamica, si arriva velocissimi alle staccate delle curve 1, 4 e 12, causando sforzi intensi sui freni e oltretutto con ben poca stabilità. Così nonostante si adotti il massimo carico alare possibile, i piloti si trovano comunque con macchine piuttosto nervose e difficili da controllare.

Rispetto agli anni scorsi qualche piccolo vantaggio dovrebbe derivare dalla nuova configurazione 2017 delle monoposto, con gomme più larghe e minor velocità massima (per via della maggior sezione frontale, che aumenta la resistenza all'avanzamento); in più anche in questo caso la Pirelli ha portato uno step in più nel senso della mescola di maggior tenuta, la ultrasoft che si aggiunge a supersoft e soft.

Infine, ricordiamo che vi sono due zone di attivazione dell'ala mobile (DRS) sul rettilineo principale e su quello subito dopo tra le curve 3 e 4 (con unico detection point prima di curva 16), e che rispetto allo scorso anno sono stati effettuati alcuni "aggiustamenti" oltre i cordoli. Per esempio è stata asfaltata una sezione a sinistra di curve 2 e 3, con aggiunta di bumps arancioni a sinistra già a partire da curva 1; altri bumps arancioni sono stati posizionati all'interno delle curve 8 e 11; inoltre tutti i cordoli in uscita di curva sono stati smussati.


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