F1 Abu Dhabi, Vettel pensa al 2018: "Possiamo crescere ancora"

F1 Abu Dhabi, Vettel pensa al 2018: "Possiamo crescere ancora"© sutton-images.com

Ottimismo del tedesco sulle possibilità future della Ferrari, e riconosce a Hamilton di essere stato il migliore quest'anno

Maurizio Voltini

23.11.2017 13:56

In una conferenza stampa dei piloti del giovedì, quella precedente al GP di Abu Dhabi, che ha visto la presenza dei piloti più rappresentativi dell'attuale F1, era ovviamente seduto anche Sebastian Vettel. La prima domanda che è stata posta al tedesco ha puntato a capire quale umore vi fosse a Maranello e se in Ferrari si pensasse di essersi migliorati abbastanza in questa stagione, potendo pensare davvero al campionato nel 2018. «Credo che se saremo in grado di fare un progresso simile anche l'anno prossimo - è stata la risposta di Seb - sarebbe come fare una gita al parco… Chiaramente non sarà così, ma il nostro progresso quest'anno rispetto all'anno scorso è stato incredibile. Il team è riuscito a portare una macchina competitiva fin dall'inizio, siamo migliorati sia sul telaio che dal punto di vista del motore in modo eccezionale».

«Siamo stati vicini alla Mercedes per gran parte dell'anno - prosegue Vettel - anche se non abbastanza quando si è deciso tutto. Sono cose che succedono. Ma abbiamo tratto le nostre conclusioni, abbiamo imparato da quanto accaduto e credo che anche questo ci potrà aiutare l'anno prossimo. Siamo carichi al massimo: sicuramente è stato un momento di amarezza perdere il titolo, però ora è positivo anche avere un paio di gare a disposizione per impostare un inizio di programma mirato all'anno prossimo, per guardare già alla prossima stagione».

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E pensando appunto a come affrontare il 2018, Seb aggiunge: «Tutti spingeranno al massimo nell'inverno, ma io sono sicuro che noi abbiamo le persone giuste: siamo migliorati tantissimo quest'anno, come ho già detto, quindi abbiamo tutti gli strumenti giusti a disposizione per poter crescere ulteriormente. Quando ricominceremo l'anno prossimo vedremo come andrà. E ci sarà una stagione unica con entrambi i piloti (ovviamente si riferisce a lui e a Hamilton, ndr) che punteranno a un quinto campionato del mondo, quindi sarà qualcosa da attendere con impazienza».

Quando gli viene chiesto di scegliere un momento clou di questo campionato 2017, Vettel guarda verso Hamilton e spara: «Magari Baku?», ed entrambi si mettono a ridere. Poi riprende: «Beh, non è successo molto, dai, non credo che ci sia motivo di tornarci sopra. Comunque per quello che mi riguarda è stata una bella stagione, siamo stati molto vicini». Magari ci devono essere più gare ruota a ruota, come quella di Barcellona? «Beh, forse quella è stata un po' troppo facile per Lewis, mi ha superato in modo un po' troppo lineare, ma sicuramente quando ci si insegue e si battaglia è sempre qualcosa di molto intenso».

Sulla competizione con Hamilton, aggiunge: «Ci sono state diverse gare molto intense, io ho sempre cercato di spingere al massimo e ho avuto qualche opportunità, ma lui è stato molto intelligente, ad esempio nel difendersi a Spa sulla collina dell'Eau Rouge. Credo che sia stato un anno divertente: chiaramente quando si corre con valori in campo così ravvicinati e senza commettere praticamente alcun errore, direi che sia corretto ammettere che Lewis sia stato il migliore e quindi abbia meritato di vincere». «Sono d'accordo su tutto», dice Hamilton subito dopo…

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Un'ulteriore domanda ai piloti è se abbiano apprezzato i significativi cambiamenti di questa stagione, e la risposta di Vettel è stata: «Dal nostro punto di vista di piloti, innanzitutto, le macchine sono molto più divertenti da guidare, si può spingere molto di più e credo che sia paragonabile al modo in cui io e Lewis abbiamo conosciuto la F1 quando siamo entrati in questo ambiente. È quello che vogliamo noi piloti ed è bellissimo vedere che le macchine vanno più veloci. Non sono mai abbastanza veloci, perché noi ci lamentiamo sempre, ma credo che sia stato tutto grandioso e abbia reso le gare migliori e per noi più godibili».

Cambiando prospettiva, Seb aggiunge: «Non so se questo abbia portato poi a un miglior spettacolo televisivo, perché dipende da gara a gara. Però credo che alcuni debbano un po' calmarsi nelle valutazioni, perché se è vero che alcune gare sono state un po' noiose, non credo che sia un vero problema. Non credo che ci sia bisogno di un record ad ogni gara, che ci siano sempre più sorpassi e via dicendo. È vero che alcune volte sei dietro e per qualche motivo non riesci a passare quello davanti anche se sei più veloce, ed è qualcosa che ti infastidisce, però d'altro canto se riesci nella manovra è più appagante, sia per chi è all'interno della macchina sia per chi guarda dall'esterno».

«Quello che voglio dire - specifica Vettel - è che i sorpassi devono essere un traguardo che raggiungi, non devono essere regalati. Quindi è un equilibrio difficile da raggiungere: magari a volte bisogna anche accettare che ci siano una o due gare noiose di fila, perché poi ci sarà un'altra gara grandiosa e più emozionante, e poi un'altra ancora. È qualcosa che non si può prevedere, anche se siamo in un periodo in cui tutti vogliono controllare tutto, però è un fattore che non si potrà mai controllare in modo totale».


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