Formula 1 Abu Dhabi, Vettel chiude terzo e rilancia la sfida

Un inizio trionfale, un finale mediocre. L'ultima gara 2017 della Scuderia Ferrari termina esattamente come quella del 2016, con Sebastian Vettel che taglia il traguardo di Yas Marina al terzo posto dietro le due Mercedes. E cambiando l’ordine degli addendi, con Lewis Hamilton secondo alle spalle di Valtteri Bottas, ovviamente il risultato non cambia: Abu Dhabi è terra Mercedes.

Lo si è capito fin dalle qualifiche, quando le due Frecce d’Argento non hanno lasciato spazio di manovra alle Rosse. Allo start della gara Vettel è scattato bene ma altrettanto hanno fatto Bottas e Hamilton: le posizioni di testa (e non solo) si sono cristallizzate e i 55 giri sono sfilati senza particolari emozioni. Eccezion fatta per la battaglia cronometrica messa in scena dai due piloti Mercedes cui ha saltuariamente partecipato anche Vettel: il tedesco ha corso gran parte della gara in solitaria, cercando il colpo di reni finale per strappare a Bottas la soddisfazione del giro veloce. Ma il suo 1:40.770, con un eccezionale secondo settore completato in 42.974, non è stato sufficiente a battere l’ottimo 1:40.650 del finlandese.

Nonostante il team principal Mercedes, Toto Wolff, non sia convinto che oggi le Rosse abbiano spinto al massimo, Vettel ha tagliato il traguardo con oltre 19 secondi di ritardo dal vincitore. Risparmio di carburante, scarso feeling con le gomme supersoft nel secondo stint, un insieme di entrambi i fattori: poco importa, ormai è finita e il tabellone segna 5 vittorie Ferrari contro 12 Mercedes. E anche se a Maranello una stagione così non si vedeva dai tempi di Alonso (2010), un retrogusto amaro rimane. 

“All’inizio ho provato a spingere al massimo – ha commentato il tedesco dall’alto dello scenografico podio di Yas Marina - e poi dopo quattro, cinque giri non riuscivo ad andare più forte, mentre loro (i piloti Mercedes, Ndr) andavano via. Non eravamo abbastanza forti per lottare con questi ragazzi oggi. Congratulazioni a Lewis, che ha meritato di vincere il titolo. Merita veramente la vittoria: ma noi torneremo più forti”. 

Vettel ha recentemente firmato un nuovo contratto triennale con la Scuderia, dimostrando di credere nel progetto e di poter portare a cinque il numero di titoli in palmares. “Ho promesso che l’anno prossimo spingerò al massimo – ha detto in italiano ai microfoni di Sky - e assieme alla squadra faremo il meglio”.

Perché nonostante la leadership mantenuta fino al GP di Monza e una SF70H nettamente più competitiva della monoposto 2016, per battere la Mercedes nella lunga maratona stagionale bisogna fare un ulteriore passo in avanti a partire dall'affidabilità: “Nel complesso, in questa stagione, non siamo stati abbastanza forti. Abbiamo perso molti punti ma non siamo stati al livello della Mercedes ed è qualcosa che dobbiamo accettare. Siamo migliorati enormemente quest'anno, la nostra vettura è stata competitiva sin dalla prima gara e bisogna riconoscere i meriti al gruppo che ha lavorato sul telaio e la stessa cosa vale per il motore, abbiamo fatto dei grandi progressi ma rispetto alla Mercedes ci manca ancora un po' di potenza". 

I punti chiave su cui lavorare sono tre: "Alcuni miglioramenti possiamo trovarli nell'immediato mentre per altre soluzioni servirà più tempo. Dobbiamo concentrarci sulla direzione da prendere per il motore, il telaio, le gomme. Tutti questi dettagli ci consentiranno di costruire una vettura migliore rispetto a quella di questa stagione".

Ora per Seb è tempo di recuperare le forze dopo 20 gran premi in cui ha dato tutto sé stesso. Chiudendo con un sorriso di sfida la decima stagione senza titoli mondiali marchiati Ferrari: "Vacanza? Noi non andiamo in vacanza". 

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