Formula 1, Prost realista sugli obiettivi Renault 2018

Formula 1, Prost realista sugli obiettivi Renault 2018© sutton-images.com
Nei panni di consulente del team, Alain predica la politica dei piccoli passi. Dai progressi da compiere con la power unit a quelli sul telaio, Renault può ambire a dimezzare il gap dai migliori nel 2018

Fabiano Polimeni

04.12.2017 12:48

Con l’ePrix di Hong Kong che non gli ha riservato grandi soddisfazioni - Renault e.dams ha chiuso con 7 punti appena la doppia trasferta asiatica - Alain Prost torna a parlare di Formula 1 e quali prospettive attendono nel 2018 la scuderia per la quale riveste il ruolo di consulente. Frena sulle facili ambizioni, anzitutto. Ad aprile arriverà Marcin Budkowski, con l'accordo raggiunto tra Renault e FIA per coprire almeno 6 mesi di periodo di inattività, contro i 3 mesi che pure riconosceva la legge svizzera prima di mettersi all’opera. Dal tecnico si spera di trovare intuizioni da approfondire nello sviluppo di quella che sarà la RS28.

Il lavoro in inverno dovrà produrre i progressi sulla power unit sui quali confidano anche Red Bull e McLaren, per respirare aria di podio. Dopo aver centellinato gli aggiornamenti quest’anno, promettendo una sostanziale rivisitazione della power unit in vista 2018, Renault dovrà presentarsi con prestazioni e affidabilità buone a giustificare le attese.

Quanto al team ufficiale, mancato l’obiettivo del quinto posto nel Costruttori, Alain Prost non vuole alimentare facili prospettive: «Dobbiamo essere realisti e prudenti con gli obiettivi che ci poniamo, perché davanti a noi c’è una guerra tra macchine che sono lì da anni. Dobbiamo progredire passo dopo passo e dimostrare i miglioramenti.

Quest’anno, in due gare, a Baku e Singapore, abbiamo perso in totale 25-30 punti, con i quali avremmo ottenuto il quinto posto, ma non è la cosa più importante».

Più importante acquisire la mentalità del team di vertice, dalle parole del quattro volte iridato: «Il prossimo anno dovremo ridurre il distacco da Mercedes, Ferrari e Red Bull, dovremo mostrare di non essere 1”5 più lenti al giro ma 8 decimi. Ci arriveremo costruendo non solo una monoposto ma uno spirito di squadra e curando l’attenzione al dettaglio, è da queste cose che passa il miglioramento. L’errore al pit-stop ad Abu Dhabi con Sainz è una di quelle cose che non devono accadere».

Miglioramenti che saranno facilmente analizzabili sull'area del telaio e dell'aerodinamica grazie al confronto diretto con altri due team che avranno identica motorizzazione: Red Bull e McLaren. Guardando al box dell’ex partner Honda, Prost ha espresso una sua valutazione anche del lavoro portato avanti da Stoffel Vandoorne: «Tutti hanno guardato a Vandoorne quest’anno perché, prima di arrivare in Formula 1, è stato riconosciuto come uno dei giovani migliori per il futuro. Quando inizi in McLaren con i problemi di affidabilità che hanno avuto, non ti trovi mai con lo stesso equilibrio nel materiale a disposizione.

Alonso ha fatto cose incredibili malgrado un inizio difficile, Vandoorne ha raggiunto lo stesso livello nel finale o anche a volte meglio di Alonso. Ha studiato alla perfezione e andrà rivisto il prossimo anno, con un buon motore: vedremo se sarà veloce e affidabile. Essere in squadra con Alonso non è semplice, Vandoorne deve restare calmo, ha il tempo dalla sua e sarà al vertice nei prossimi anni».


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