Formula 1, Pirelli e i contro di una guerra delle gomme

Formula 1, Pirelli e i contro di una guerra delle gomme© sutton-images.com

La casa italiana resterà unico fornitore del mondiale fino al 2019 e Mario Isola ricorda gli aspetti negativi di avere più gommisti in lotta. Nel 2018 è atteso un miglioramento di 1"5 al giro

F.P.

12.01.2018 14:55

Resterà fornitore unico di pneumatici fino al 2019, Pirelli. Ancora due stagioni prima di immaginare quale sarà il futuro. Una gamma 2018 arricchita dell'opzione Hypersoft e salti prestazionali tra le mescole ridotti, oltre alla possibilità di effettuare una selezione delle tre specifiche da portare a ogni gara senza l'obbligo di una continuità tra mescole. Gomme in generale più morbide, per garantire l'obiettivo di due pit-stop a ogni gara e strategie diversificate tra le squadre. Il fattore pneumatici resta cruciale e non è certo una guerra tra fornitori la priorità dell'attuale Formula 1.

Ne ha parlato, all'Autosport International, Mario Isola, responsabile Car Racing della P lunga. I tempi di più gommisti in lotta tra loro sono alle spalle, un'epoca chiusa dal confronto Bridgestone-Michelin, di escalation delle prestazioni e di prodotti praticamente ritagliati su misura, con buona pace delle scuderie di secondo piano.

E' uno snocciolare di aspetti controproducenti, l'analisi di Isola: «Al momento forniamo lo stesso prodotto a tutti i team, che sono sullo stesso livello in termini di gomme. Se apri la competizione, aumenti i costi poiché hai bisogno di effettuare i test. Avresti top team con un prodotto migliore rispetto alle squadre di metà schieramento o ai team inferiori, non avendo alcun obbligo di fornire la stessa gomma a tutti. Crei una differenziazione tra i top team e gli altri».

Gomme che possono diventare, come già dimostrato in passato, il fattore determinante della prestazione e, poter cucire su misura una specifica sulle esigenze del team di riferimento, creerebbe enormi disparità in griglia.

«Forse, con due o tre gommisti, si avrebbero un paio di squadre in lotta al vertice, ma tutti gli altri sarebbero in difficoltà sulle prestazioni. Con la gomma puoi facilmente trovare mezzo secondo o più, crei un delta maggiore rispetto a oggi», aggiunge Isola. Dal campionato delle power unit si rivivrebbe immediatamente il campionato dei gommisti.

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Il 2018 dovrà portare il perfezionamento della gamma, dopo un 2017 approcciato con naturale cautela, nella transizione a una nuova era aerodinamica e di gomme larghe, con sufficienti fattori di incertezza per rinunciare ad aggiungere all'insieme anche le mescole.

L'approccio conservativo ha appiattito le opzioni strategiche disponibili, principale aspetto da rivedere nel 2018, stagione dalla quale Isola si attende monoposto in media 1”5 più veloci, dall'abbinata di mescole più morbide e il progresso dei nuovi progetti. La mescola Hypersoft verrà utilizzata per la prima volta a Monaco e, sul compound nuovo entrato in gamma, Isola ha proseguito: «La prestazione sarà fantastica ma anche il degrado sarà elevato, è il normale baratto tra prestazioni, degrado e usura».


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