Formula 1 Australia, Verstappen: vince il pacchetto, rettilinei ancora tabù

Formula 1 Australia, Verstappen: vince il pacchetto, rettilinei ancora tabù© sutton-images.com

Max guarda al debutto all'Albert Park con qualche preoccupazione sulla competitività Red Bull in rettilineo. I progressi compiuti da Renault inferiori a quelli prodotti dal team

Fabiano Polimeni

22.03.2018 11:44

C'è una grande incognita sulle ambizioni di competitivà Red Bull e riguarda la power unit Renault. Un rapporto ruotato, lo scorso anno, su quella che Cyril Abiteboul bollò come una comunicazione errata effettuata da Helmut Marko, ad annunciare un consistente step evolutivo del motorista. Altro, invece, si rivelò essere il programma di aggiornamento Renault: ottimizzazioni continue, con l'affidabilità a dettare la linea, rimandando (e prospettando) il grande salto nelle prestazioni nel 2018. L'inverno ha indicato una power unit ancora distante da Mercedes e Ferrari, un deficit di potenza che non è compensato del tutto dal miglioramento dell'efficienza Red Bull sulla RB14: vuol dire riuscire a esprimere un enorme carico aerodinamico limitando gli effetti negativi sulla resistenza all'avanzamento, aspetto penalizzante in termini di velocità massima.

Alla vigilia delle prime libere del Gran Premio d'Australia, Max Verstappen è chiaro: la portata dei progressi Renault non è pari a quella ottenuta da Red Bull. Non sono solo i cavalli disponibili a preoccupare Max ma anche consumi, aspetto fondamentale su una pista come l'Albert Park, visto il 66% della lunghezza del giro affrontato con l'acceleratore spalancato e le continue richieste di massima accelerazione in uscita dalle tante curve lente. «Passiamo ancor più tempo che in passato con il gas in pieno, è logico ma non è ideale per avere grandi gare. E per noi è anche peggio, perché siamo più lenti sui rettilinei e passiamo più tempo in pieno. In linea di massima non è cambiato nulla, i tracciati con più curve e meno rettilinei saranno quelli più favorevoli a Red Bull».

L'inizio di campionato si prospetta su note più favorevoli di un anno fa, Daniel Ricciardo si è spinto a pronosticare un divario di appena 5 decimi tra le tre scuderie di riferimento. Il punto di forza Red Bull, tradizionalmente la capacità di introdurre sviluppi consistenti nell'arco del campionato, dovrà confermarsi anche quest'anno ma avrà bisogno del supporto del motorista: «Dovremo essere al top nello sviluppo in assoluto della macchina durante il campionato, così come rispetto a Mercedes e Ferrari. Ha rappresentato in passato un punto di forza della Red Bull ma dovremo attendere e scoprire come andrà quest'anno. E' diverso, sono fiducioso però che il team saprà realizzare una gran macchina e conservarla durante il campionato, dovrà essere il pacchetto nel suo complesso ad andar bene. La macchina, rispetto allo scorso anno, ha compiuto senza dubbio dei buoni progressi, però li fanno tutti; dalle sensazioni personali che ho, abbiamo una macchina piuttosto forte. Dovremo attendere e scoprire quanto sarà valido il pacchetto nell'insieme sui rettilinei. Saranno dei punti un po' dolorosi, di certo sono ottimista ma anche realista, dovremo attendere».

Hamilton non guarda ai numeri


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