Formula 1 GP Bahrain, analisi venerdì: bagliori Rossi

Formula 1 GP Bahrain, analisi venerdì: bagliori Rossi© sutton-images.com

Ancora Raikkonen particolarmente in forma, il divario con Vettel è comunque contenuto: più sensibile quello con Mercedes e Red Bull

Maurizio Voltini

06.04.2018 19:52

Come dice sempre Kimi Raikkonen, e lo può ripetere all'infinito perché semplicemente inconfutabile, "è solo venerdì". Un venerdì che comunque comincia bene per la Ferrari, con il finlandese più veloce di tutti (evitando anche una possibile penalità per unsafe release) e in particolare del compagno di squadra: la prima fila virtuale della giornata è completata infatti da Sebastian Vettel staccato di soli 11. Gli altri sono a più di mezzo secondo, per adesso. Inutile festeggiare smodatamente: si è trattato di una situazione occasionale, almeno messa in questi termini. Nondimeno la SF71H si è dimostrata abbastanza ben messa sul tracciato di Sakhir anche senza ricorrere ai nuovi elementi consegnati in pista proprio in occasione delle prime libere, compreso un già mitizzato nuovo fondo.

Inoltre la monoposto rossa sembra aver confermato certe caratteristiche già viste due weekend fa, come una velocità massima superiore ma lo stesso una buona trazione in uscita dalle svariate curve lente, anche rispetto alla Mercedes. Tuttavia il 3° tempo di Valtteri Bottas e il 4° di Lewis Hamilton sono ancora tutti da rivalutare e frutto di giri perfettibili. Anche il fatto che pure sui long run ci siano stati alcuni decimi di differenza (in peggio) rispetto a Ferrari va considerato in base alle condizioni di carico (e solitamente le W09 imbarcano più carburante). Nondimeno, la lotta appare sempre aperta e già il fatto che non si parli di predominio Mercedes è una buona notizia ai sensi di un weekend divertente e non scontato.

Un po' più staccate (a 9 decimi) le due Red Bull, ma anche qui non si può dare nulla per scontato, dato che pure Max Verstappen e Daniel Ricciardo sono stati abbastanza veloci sulla distanza, mostrando per di più un comportamento molto costante al passare dei giri. Insomma per la gara non vi sono ancora indicazioni decisamente a favore di una macchina o di un'altra, e questo renderà probabilmente ancor più decisive e combattute le qualifiche.

Lo stesso si può dire per la sempre accesa lotta nelle retrovie. Al momento qui svetta Nico Hulkenberg, ma di soli 12 ms su Pierre Gasly e di 62 ms su Fernando Alonso, quindi parliamo di inezie sempre "ribaltabili". Se per Renault e McLaren è una conferma di quanto già visto in Australia (considerando anche Stoffel Vandoorne 10° e Carlos Sainz 12°), per la Toro Rosso è un segnale incoraggiante: i nuovi componenti di power unit montati sulla STR13 numero 10 sembrano davvero efficaci. Invece la Haas sembra risultata meno efficace in libere 2 rispetto alle libere 1, ma è sempre a ridosso (Romain Grosjean 11°) e neppure la Force India è chissà dove, con entrambi i piloti a circa 6 decimi da Hulkenberg.

Da parte sua Charles Leclerc consente alla Sauber di precedere entrambe le Williams, seppure con un piccolo gap da tutti gli altri. Pure in questa zona la situazione potrà comunque evolversi, anche perché per sfruttare al meglio il poco tempo utile nell'unica sessione davvero importante, la seconda (perché si è disputata con le stesse condizioni serali che ritroveremo in qualifica e in gara), spesso i team hanno differenziato sensibilmente il lavoro sulle due macchine: Questo può giustificare certi distacchi un po' esagerati tra compagni di squadra e fa capire che domani la situazione potrebbe cambiare anche parecchio per qualcuno dei protagonisti. Quindi inutile trarre troppe conclusioni da quanto visto oggi. Lotta sempre aperta, però.


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