Formula 1 Spagna, Sainz alla scoperta della RS18

Formula 1 Spagna, Sainz alla scoperta della RS18© sutton-images.com

A Baku ha ottenuto il miglior risultato Renault dal rientro in Formula 1. Resta un gap da ridurre nei confronti di Hulkenberg e Carlos individua le ragioni di un adattamento ancora in essere alle caratteristiche della monoposto

Fabiano Polimeni

07.05.2018 14:45

Arriva alla gara di casa con la spinta del bel risultato ottenuto a Baku, Carlos Sainz. Quinto posto replica della prestazione di Singapore 2017, a spezzare una striscia di tre gare nelle quali era stato sempre Nico Hulkenberg a portare il risultato migliore in casa Renault. Hulk a muro in Azerbaijan, un errore che, per Abiteboul, rientra nel passaggio a vuoto annuale concesso al tedesco, finora sempre davanti a Sainz in qualifica.

Le ragioni di una fase di adattamento alla R.S.18 le spiega il diretto interessato, alla ricerca delle sensazioni giuste per esprimere la velocità al sabato: «C'è un po' di margine nel miglioramento delle sensazioni in generale in macchina. E' diversa dalla Toro Rosso, adottano filosofie diverse e restituiscono sensazioni molto differenti. Sto scoprendo ancora cose nuove, assetti nuovi, stili di guida adatti a varie curve e, per questi motivi, ci vuole un po' di tempo».

Il progetto Renault guadagnerà un ulteriore boost di potenza a Barcellona, gara nella quale il fornitore di benzina e lubrificanti BP offrirà una specifica che, secondo indiscrezioni, potrebbe dare un aiutino quantificabile in 1 decimi nel tempo sul giro.

Si è sempre esaltato nei gran premi corsi in casa, Carlos Sainz. Ottavo in qualifica nel 2016 e sesto in gara, settimo lo scorso anno. Ripetersi rappresenterebbe un po' una conferma, un cambio di ritmo necessario visto il confronto interno. Carlos scende nei dettagli del comportamento della monoposto, del perché ancora non ci sia perfetta simbiosi pilota-macchina: «Sono convinto stiamo facendo un buon lavoro e procedendo nella giusta direzione, piano piano arriveremo dove voglio, spero il prima possibile. L'instabilità in inserimento di curva è una caratteristica che la macchina ha manifestato nelle prime tre gare. In Australia avevo trovato una buona base ma, da allora, non ho mai ritrovato quelle sensazioni. E' un aspetto sul quale stiamo lavorando a fondo».

Inutile negare le aspettative intorno al pilota spagnolo in questo 2018, un percorso da pilota in prestito alla Renault con la possibilità di subentrare a Ricciardo in Red Bull. Una stagione opaca non sarebbe il miglior biglietto da visita.

L'editoriale: Numeri che non dicono la verità

Chi minimizza le differenze prestazionali registrate finora è Cyril Abiteboul che, a F1.com, dice: «Dobbiamo fare molta attenzione a non dare un peso esagerato al gap tra i nostri piloti, così come non dobbiamo avere reazioni sproporzionate. Nico rappresenta un metro di paragone incredibile, che rende il lavoro di qualsiasi compagno di squadra una sfida. Carlos ha un compito difficile ma abbiamo quantificato il deficit e stiamo parlando mediamente di due o tre decimi, in qualifica o in gara. Carlos sa in quali aspetti sta perdendo e ha fissato obiettivi chiari per colmare il divario. Non ho dubbi che riuscirà a esserci, è un gran pilota, quello di cui abbiamo bisogno in questo momento».


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