Formula 1 Austria, analisi qualifiche: Bottas di nuovo super, Vettel penalizzato

Formula 1 Austria, analisi qualifiche: Bottas di nuovo super, Vettel penalizzato© sutton-images.com

Prima fila per Mercedes, seconda per Ferrari, ma con Seb retrocesso in sesta piazza. Vedremo se poi in gara conteranno anche i cordoli...

Maurizio Voltini

30.06.2018 18:10

Gli sprazzi Ferrari nelle ultime prove libere del sabato e anche in Q1 non sono serviti nel momento decisivo, vale a dire in Q3 quando ci si gioca la pole position. Momento in cui invece Valtteri Bottas è stato davvero perfetto e molto veloce in entrambi i run, fino a stampare il giro record di 1'03"130 che gli vale la meritata partenza al palo. Meno efficaci nel primo run sia Lewis Hamilton che Sebastian Vettel, che però al secondo tentativo tolgono a Kimi Raikkonen la speranza di una prima fila tutta finlandese. Peccato solo che la penalità al tedesco per aver ostacolato Sainz in Q2 lo farà partire 6° anziché 3°.

Dunque la Mercedes conferma la propria velocità conquistando la prima fila staccando la Ferrari, di 3-4 decimi. Il dubbio è se questo gap resterà invariato anche in gara. Al netto del "party mode" e pur considerando che finora nei long run la SF71H ha mostrato un buon passo, a intimorire in questo senso è un comportamento un po' troppo sottosterzante mostrato in qualifica, tale da giustificare il distacco (ricordiamo oltretutto che a Spielberg i decimi contano di più, vista la rapidità del giro). Resta quindi da vedere se tale set-up sarà "recuperabile" per la gara oppure se sia impostato per compensare il degrado delle gomme posteriori (molto sollecitate in motricità). In Ferrari sembra abbiano la situazione sotto controllo, quindi non resta che da verificare in gara se sarà davvero così.

Ancor più rovente del resto la situazione in Red Bull, non tanto (o non solo) per il 5° tempo di Max Verstappen e il 7° di Daniel Ricciardo, quanto per gli accenni di polemica che - stupore - arrivano dal solitamente positivissimo australiano. L'oggetto del contendere è la questione della posizione in pista e delle scie conseguenti: Daniel voleva essere "trainato" nel secondo run dopo aver fatto l'opposto nel primo, ma Max non gliel'ha concesso. Secondo Chris Horner era giusto così perché ci si alternerebbe di gara in gara.

Ma secondo noi il punto vero della diatriba è che - stupore bis - Ricciardo comincia a dimostrarsi insofferente della situazione in squadra, sebbene nelle dichiarazioni a freddo si sia calmato rispetto alle prime post-qualifiche. E questo potrebbe essere preludio a scelte per l'anno prossimo che potrebbero non seguire le logiche di convenienza (sia economica sia di competitività): ci aspetterà uno "stupore ter" nel mercato piloti? L'australiano è un "pezzo" pregiatissimo da tanti punti di vista e i suoi eventuali movimenti condizionerebbero molto l'assetto dei vari team.

Questa situazione di fatto porta a un Ricciardo meno efficace in qualifica (due errori in curva 10) e chi ne approfitta più di tutti è Romain Grosjean. Si badi bene, fra l'altro, che la quinta piazza in griglia del francese non è solo un "regalo" di Daniel, perché si è comunque portato a soli 52 millesimi da Max. Quindi è competitività vera, come del resto la Haas conferma con Kevin Magnussen che partirà alle sue spalle. Incolore in Q3 rispetto alle Q2 sono state le Renault: si ipotizza qualche problema con la nuova "modalità qualifica" dei motori, ma per la gara non dovrebbero esserci troppi problemi. Anche se ci sarà comunque da guardarsi da chi può recuperare dalla sesta fila, vale a dire Esteban Ocon e Pierre Gasly.

Purtroppo Charles Leclerc non potrà provare a seguirli, visto che il suo 13° tempo è stato declassato in 18ª posizione in griglia per via del cambio sostituito dopo i problemi nelle prove libere, ma anche per lui si può auspicare una gara in rimonta. Del resto non si possono escludere recuperi quasi da nessuno di quelli nelle retrovie, spesso relegati in fondo da problemi vari, compresi quelli di traffico in pista o di semplici errori "pesanti" nei giri decisivi.

In questo non possiamo escludere che uno dei protagonisti della gara diventi la famigerata serie di "salsicciotti gialli" appena oltre il cordolo in uscita da curva 9. In prova hanno finora causato costosi danni alle varie monoposto con cui hanno fatto la conoscenza, e in gara potrebbe andare anche peggio. Del resto, meglio questo che un muretto, e in sua assenza vi sarebbe la quasi matematica certezza che lo spazio di fuga di curva 9 diverrebbe un vero e proprio tratto di percorrenza…


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