Minardi-Lambo, torna in pista la M191B

Minardi-Lambo, torna in pista la M191B
E' il primo restauro condotto dal Polo Storico Lamborghini su una monoposto di Formula 1. Sette mesi per ripristinare la M191B e il motore V12

Fabiano Polimeni

13.07.2018 08:59

Vecchie signore che ritornano. Un quarto di secolo dopo torna a ruggire il V12 Lamborghini montato sulla Minardi M191B del 1992. Il tre litri e mezzo LE3512 progettato da Mauro Forghieri è stato oggetto dell’opera di restauro completa portata avanti da Lamborghini Polo Storico. Una prima assoluta, per certi versi. A Sant’Agata Bolognese il reparto si occupa solitamente di riportare allo splendore originario le GT stradali del Toro, che sia una Miura o una Espada o una Islero.

Stavolta no, primo progetto con una Formula 1 protagonista. Sette mesi di interventi, passati dalla sostituzione della centralina, del serbatoio, delle cinture di sicurezza, dell’estintore, come dall’adozione di gomme diverse. Tutto il resto della Minardi schierata in pista all’inizio del 1992, evoluzione della M191 dell’anno prima, è stato ripristinato conservando quanto più possibile i componenti originali. Gli specialisti del Polo Storico, vista l'eccezionalità dell'operazione, sono stati affiancati dai tecnici Lamborghini al tempo coinvolti nel progetto F1.

Dal Museo Lambo al Polo Storico, fino allo shakedown organizzato da Lamborghini Squadra Corse a Cremona, dove Mirko Bortolotti ha suonato le note del 3.5 litri da 690 cavalli, sotto l’occhio attento del patron, Giancarlo Minardi, 26 anni fa a gestire al muretto Gianni Morbidelli e Christian Fittipaldi.

Dalla M191 motorizzata Ferrari alla M191B motorizzata Lamborghini, trapianto in corsa sul telaio progettato da Aldo Costa. Dal GP di San Marino entrò in scena la M192 e la carriera della M191B si concluse con un settimo posto di Morbidelli in Brasile, terza gara del campionato e l’undicesimo di Fittipaldi a Barcellona nel successivo GP di Spagna.

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Unità LE3512 destinata ai team clienti che fu protagonista anche del test di Estoril, nel settembre del 1993, con Senna al volante di una McLaren che avrebbe dovuto rimpiazzare Ford in vista della stagione successiva. L'entusiasmo di Ayrton sulle caratteristiche del V12 venne affossato dalla scelta di Dennis di preferire il supporto (tecnico ed economico) di Peugeot.


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