Formula 1 Giappone: le "diverse difficoltà" di Wolff e Shovlin

Formula 1 Giappone: le "diverse difficoltà" di Wolff e Shovlin© sutton-images.com
In Mercedes affrontano "da programma" e con calma le qualifiche, ma non senza qualche dubbio in corso d'opera

Maurizio Voltini

06.10.2018 ( Aggiornata il 06.10.2018 13:33 )

Nelle qualifiche giapponesi, le attenzioni (e le polemiche) sono andate soprattutto all'errore strategico Ferrari in Q3, per l'azzardo eccessivo di schierarsi con le gomme intermedie. Un atteggiamento che non è stato seguito da nessun altro, ma questo non significa che in Mercedes non abbiano provato qualche piccolo dubbio nel corso delle qualifiche, sebbene molto più contenuto. Questo per esempio quando sono entrati in Q2 con le gomme soft anziché le più morbide supersoft. La stessa mossa è stata effettuata dalla Haas, ma che non fosse così semplice l'ha dimostrato il mancato avanzamento in Q3 di Kevin Magnussen (bravo invece Romain Grosjean a riuscirci).

Al riguardo, il capo ingegnere Andrew Shovlin racconta così come la Mercedes abbia affrontato la situazione: «Per cominciare, venti forti e pioggia imprevedibile hanno reso tutto molto più difficile, anche se in Q1 siamo riusciti a ottenere buoni giri già prima della bandiera rossa. In Q2 abbiamo corso come pianificato sulla gomma soft, dopo aver visto ieri che funzionava bene. Siamo stati un po' sorpresi nel vedere sia la Red Bull che la Ferrari entrare su supersoft: stavamo discutendo se dovessimo coprirli, ma un piccolo scroscio di pioggia verso fine sessione ha chiuso la conversazione».

«Anche affrontare le Q3 è stata una mezza scommessa – prosegue Shovlindato che sono iniziate con qualche goccia e il radar mostrava che la pioggia si sarebbe intensificata verso la fine. Abbiamo deciso di andare sulle slick supersoft ed entrambi i piloti hanno fatto un ottimo lavoro, ottenendo buoni tempi in condizioni difficili. Siamo subito rientrati ai box e messo un secondo set con entrambe le vetture, ma a quel punto la pioggia si è fatta più pesante ed era chiaro che non saremmo riusciti ad andare più veloci».

Che in ogni caso le ottime prove e qualifiche significhino il giusto e che quello che conta resta sempre la gara, lo ribadisce anche il team principal Toto Wolff: «In giorni come questo, diciamo sempre che è molto più facile sbagliare che fare bene, ma oggi abbiamo fatto le chiamate corrette nei momenti giusti. Tuttavia l'eccitazione del risultato svanisce molto rapidamente e bisogna concentrarsi sulla gara. Le corse sono di domenica: le condizioni dovrebbero essere molto più calde e abbiamo visto a Sochi che il quadro competitivo si è spostato significativamente tra qualifiche e gara. Quindi resteremo scettici, manterremo i piedi per terra e ci prepareremo con decisione a tutte le sfide che affronteremo domani».


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