Formula 1 Messico, Raikkonen: vittoria difficile, ora guardiamo avanti

Formula 1 Messico, Raikkonen: vittoria difficile, ora guardiamo avanti© sutton-images.com
Già alle spalle il successo di Austin, Kimi racconta come non sia stato raggiunto dall'eco in patria per il record di vittorie e commenta il periodo difficile di Vettel: "Sono cose che succedono"

Fabiano Polimeni

25.10.2018 19:24

Il cappellino della vittoria di Austin non l’ha ancora spedito a Robin. Manca, dall’elenco dei regali da portare a casa da questa trasferta americana un altro “gommino” Pirelli del poleman. Kimi Raikkonen arriva a Città del Messico sull’entusiasmo (altrui) della vittoria di domenica scorsa, giacché lui non si smentisce e ha già superato la gioia del ritorno al successo.

“È stato un gran risultato e una bella gara, ho dovuto lottare per ottenerlo, non è stata una vittoria semplice ma è positivo per noi e per tutti. È stata una gara emozionante, speriamo di poter essere forti anche questo week end, noi faremo del nostro meglio. Il cappellino? Lo porterò con me dopo questa gara e glielo darò”. Il Gran Premio del Messico sarà un altro passaggio importante di questo finale di stagione, soprattutto per l’esame delle novità tecniche introdotte dalla Ferrari e provate brevemente negli USA.

Scampoli di campionato ancora da affrontare, del migliore corso da Kimi dal ritorno a Maranello, lui che si prepara a vivere da pilota Alfa Romeo-Sauber il 2019. Una scelta che proprio nel dopogara di Austin ha difeso nella sua importanza, ancora richiamando la famiglia e la possibilità di trascorrere più tempo a casa.

Non dà troppo peso alle statistiche, che dicono di un campionato su ottimi livelli e la possibilità concreta di concludere al terzo posto, oggi con 4 punti di vantaggio su Valtteri Bottas: “Non vedo l’utilità di guardare a quello che è stato (le stagioni precedenti; ndr) non posso cambiare nulla. Il risultato non è quello che volevamo ma abbiamo fatto del nostro meglio, concluderò al terzo o quarto posto, non è il risultato ideale ma poteva andare anche peggio”.

È il pilota più “esperto” in griglia di partenza. Fattore, l'esperienza, al quale dà un peso assolutamente relativo e mette a confronto le differenze tra Formula 1 e rally, ambienti vissuti a fondo, per dire: “Non saprei dire se l’età aiuta o mi danneggia. Ancora le cose sembrano funzionare bene, direi che una certa quantità d’esperienza aiuta, è sicuro, ma probabilmente non è così fondamentale averne tantissima. Puoi lavorare tanto al simulatore, poi si ripetono le stesse piste ogni anno, tutti sono in grado di impararle, non è che dobbiamo fare 10 milioni di km per poter guidare.

Nel rally conta molto di più l’esperienza, ad esempio. Io mi sento meglio rispetto a quando ho esordito, ma arriva un punto in cui non fa più una grande differenza”.

Con la vittoria di domenica scorsa è diventato il pilota finlandese col numero maggiore di successi in carriera: 21. Celebrato da eroe in patria, un’eco che non sembra essere arrivata a Kimi, che nel miglior stile Raikkonen, dice: “Non capita spesso d’avere gioie sportive così importanti in Finlandia, quando accade le prendiamo. Non so chi mi abbia fatto i complimenti, non leggo particolarmente su internet e non sono in tanti ad avere il mio numero, ma sono più che felice e accolgo tutti gli auguri e complimenti. Ora, però, guardiamo avanti”.

Guardare a un circuito che darà interessanti risposte sui quesiti di gestione delle gomme da parte della Mercedes, dopo le modifiche ai cerchi posteriori prima della gara di Austin, sul funzionamento del nuovo fondo della SF71H, sulle chance di lotta Red Bull, specialmente domenica. “Se guardiamo gli anni passati, tutti e tre i team sono stati davanti a lottare, chi prevale alla fine dipende da piccoli dettagli.

È inutile tirare a indovinare chi sarà davanti o se un team sarà migliore degli altri, non lo sappiamo. Se guardiamo alle gare precedenti vediamo come possa andare in qualunque verso, non so se le cose saranno più facili per noi visto che a Lewis mancano pochi punti.

Una conferenza stampa del giovedì nella quale è entrato anche il tema Vettel, i troppi errori commessi da Sebastian quest’anno. Difesa d’ufficio da parte di tutti i colleghi e un astenuto nel giudizio, Max Verstappen, mentre Kimi ha aggiunto: “A volte sono cose che succedono, ci sono momenti nei quali fai degli errori, a lui sono successe alcune cose, ci siamo passati tutti”.


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