Formula 1, Wolff: Russell ha testa e velocità per essere una stella

Formula 1, Wolff: Russell ha testa e velocità per essere una stella© sutton-images.com
21 anni il prossimo febbraio, una stagione davanti con Williams. Per George Russell il primo anno di F1 sarà in un confronto interessante con Robert Kubica. Toto Wolff racconta un po' del talento inglese, pronosticato a un futuro da protagonista

Fabiano Polimeni

14.01.2019 ( Aggiornata il 14.01.2019 09:49 )

Salvo clamorose sorprese, l’attenzione sulle due Williams nel 2019 sarà per leggere il confronto interno tra Robert Kubica e George Russell. Da un lato il rientro di un pilota che ha dimostrato di valere i migliori della griglia in passato e chiamato, oggi, a dimostrare di non aver perso la velocità innata. Dall’altra, un giovane di belle speranze che si affaccia in Formula 1

Sarà difficile riuscire a mettersi in mostra dal cockpit della Williams, i test di Barcellona tracceranno la linea di partenza e il miglioramento ottenuto sul 2018: fare peggio sarà difficile. Per Russell si prospetta un futuro su più stagioni a Grove, tenuto d’occhio da Toto Wolff, che intravede nel talento inglese un gran potenziale: “Posso solo ripetere quel che mi ha detto Sebastien Philippe (team principal di ART Grand Prix; ndr): è uno dei migliori piloti avuti nel nostro team. Credo potremmo avere un altro giovane ragazzo inglese in grado di diventare una stella in futuro”.

Russell-Kubica, Kubica-Russell, il confronto delle prestazioni tra i due sarà ben più ricco di significato di quanto non lo sia solitamente tra due compagni di squadra. Le credenziali del ventenne britannico – campione di GP3 e Formula 2 nelle ultime due stagioni – lo rendono un avversario credibile misurare l’attuale velocità di Kubica.

Il Russell raccontato da Wolff è un pilota scoperto nel 2015, “mi chiese un incontro, aveva credo 15 o 16 anni e sono sempre contento di poter discutere con giovani pieni di sogni".

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"Arrivò in abito nero e cravatta, con un notebook. Mi disse di aver appena vinto il titolo in Formula 4 britannica, credo, e che stava valutando il campionato di Formula 3.

‘Sento di dover restare con un team britannico perché sono molto giovane e capisco Carlin, mi chiuderebbe le porte della Mercedes se non corressi in Formula 3 nella prima stagione con un motore Mercedes?’. Fu una domanda così riflessiva da un ragazzo di 15 anni che fu straordinaria. Ha la testa, la programmazione, le doti sociali e di guida.

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