Formula 1, Racing Point svela la livrea aspettando la RP19

Formula 1, Racing Point svela la livrea aspettando la RP19

La sigla trapela dalle parole del dt Andrew Green, mentre a Toronto il team mostra i nuovi colori e sponsor per la stagione 2019.

Fabiano Polimeni

13.02.2019 ( Aggiornata il 13.02.2019 17:22 )

Un salto da Silverstone a Toronto, dalla fabbrica che lavora ancora per ultimare il progetto Racing Point 2019 alla presentazione della nuova livrea del team diretto da Otmar Szafnauer. Il rosa che ha caratterizzato le ultime Force India resta, perché resta lo sponsor principale BWT, al quale si sono aggiunti molti nuovi partners, tra cui il title sponsor SportPesa che porta “in dote” il blu sulla carrozzeria, oltre al relativo contributo economico.

Le forme della macchina 2019 arriveranno all’apertura dei test, intanto valgono i buoni propositi e le garanzie di sviluppo costante, firmate Andrew Green, direttore tecnico di Racing Point: “La base in fabbrica è incredibile, sono così entusiasti di quel che sta accadendo, con i nuovi sponsor, la nuova proprietà: è qualcosa senza precedenti e c’è quella sensazione del “adesso possiamo mostrare quel di cui siamo capaci”. Questo è un momento davvero speciale e siamo fieri di farne parte. Siamo impazienti di dimostrare che possiamo fare di più, molto di più. Nei prossimi mesi vedrete crescere il team, lo sviluppo e le prestazioni cresceranno drasticamente”.

Nel corso della presentazione della livrea si è più volte individuato l’obiettivo per il quale provare a lottare nel 2019: quarto posto nel mondiale Costruttori e trovarsi in battaglia per agguantare più podi, dovessero presentarsi le occasioni giuste. Nuovo team, Sergio Perez e Lance Stroll al volante, maggiore serenità finanziaria ma altre pressioni da sostenere, come ha spiegato il team principal Otmar Szafnauer: “Adesso è molto meglio dell’anno scorso. Il nome ci è voluto un po’, abbiamo iniziato da Racing Point, come il nome della società; abbiamo preso tempo per discutere e siamo giunti alla conclusione che siamo un team di racer e non c'era nulla di errato nel chiamarsi Racing Point. Abbiamo parlato di quale nome fosse appropriato e abbiamo scelto questo (in realtà è sfumata l’opzione di utilizzare il nome Lola; ndr).

Negli anni scorsi abbiamo avuto tante pressioni sotto il punto di vista finanziario, ora sono state alleviate grazie ai nostri partner, al consorzio (gli investitori capitanati da Lawrence Stroll; ndr) e abbiamo un altro tipo di pressione, la pressione di dover ottenere prestazioni a un livello più alto di prima, abbiamo prodotto buone prestazioni con le risorse che avevamo, ora le risorse sono incrementate e le prestazioni dovranno essere commisurate”.

Velocità che dovrà portare l’area tecnica diretta da Green: “Abbiamo lavorato davvero tanto durante l’inverno, abbiamo lavorato per riguadagnare le prestazioni (perse per la semplificazione aerodinamica imposta dai regolamenti; ndr) e i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. L’anteriore della macchina definisce tutto il resto dietro, quando cambi qualcosa lì devi ottimizzare tutto. Da Melbourne lo sviluppo della macchina durante l’anno sarà importante, qualcosa che non siamo stati in grado di fare prima.

La progettazione e il processo di costruzione della RP19 ha rappresentato un miglioramento rispetto agli anni scorsio. Non vedo l'ora di vedere la macchina in pista, vogliamo iniziare tutti a capire i vari aspetti delle prestazioni, capire tutti i miglioramenti aerodinamici e meccanici, la nuova power unit (Mercedes; ndr) e accertarci che l'affidabilità sia quella giusta.

Stiamo già guardando oltre quella che sarà la macchina nella specifica test, in realtà. Stiamo programmando cosa introdurre alla prima gara, cosa portare alla quinta a Barcellona e a cosa dovremmo fare attenzione nello sviluppo del pacchetto".


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