F1, cerchi Mercedes: Ferrari e McLaren provano una soluzione simile

F1, cerchi Mercedes: Ferrari e McLaren provano una soluzione simile© sutton-images.com
Martedì, Leclerc ha provato una specifica di cerchi posteriori con profili di estrazione d'aria applicati al canale. McLaren ha rivelato la stessa soluzione già in fase di lancio della MCL34

Fabiano Polimeni

20.02.2019 ( Aggiornata il 20.02.2019 12:55 )

La seconda giornata di test a Barcellona ha rivelato le prime novità in tema di cerchi posteriori ed estrazione del calore dai freni. La materia ha guadagnato la ribalta lo scorso anno, con la soluzione Mercedes dei mozzi forati, dai quali estrarre il calore generato dai freni posteriori e scaricarlo attraverso il canale dei cerchi verso l’esterno. Beneficio nella gestione delle temperature delle gomme e, sebbene la FIA abbia specificato la marginalità dell’impatto, di tipo aerodinamico. 

Già in sede di presentazione, la McLaren MCL34 ha sfoggiato cerchi con molteplici rilievi sul canale, nella zona esterna, particolare che è stato già impiegato nelle precedenti giornate di test sul circuito spagnolo (in foto, il dettaglio). Diversamente da quanto fatto da Mercedes lo scorso anno, tuttavia, sulle razze del cerchio non sono presenti fori di estrazione supplementari.

Anche sulla Ferrari SF90 guidata da Leclerc è apparsa una specifica di cerchio con profili di estrazione dell’aria sul canale, prime immagini che non rivelano, ancora, la presenza o meno dei fori sulle razze del cerchio.

Considerate le temperature dell'asfalto ancora piuttosto basse presenti a Barcellona, l'impiego durante i test di tali specifiche di cerchi potrebbe interessare principalmente l'analisi dei flussi d'aria estratti dai profili sul canale e il modo in cui interagiscono con l'area posteriore, del diffusore.

Alla base delle scelte tecniche operate da Mercedes nel 2018 e confermate sulla W10, l’estrazione del calore generato dai freni era funzionale alla migliore gestione termica delle gomme Pirelli. Fronte che registra la novità quest’anno di termocoperte posteriori che dovranno operare a 80° C, contro i 100° C previsti fino al 2018, valore rimasto invariato per le gomme anteriori. In virtù della minore temperatura alla quale potranno lavorare le termocoperte, Pirelli ha anticipato una riduzione delle pressioni minime di gonfiaggio al via di un gran premio.

Segui i test di Barcellona in diretta

La gamma Pirelli 2019 vede le seguenti finestre di funzionamento per ciascuna tipologia di mescola:

- C1, tra 110° C e 140° C

- C2, tra 110° C e 135° C

- C3, tra 105° C e 120° C

- C4, tra 90° C e 120° C

- C5, tra 85° C e 115° C


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