F1 Barcellona, analisi day3: Toro Rosso e Alfa Romeo sugli scudi

F1 Barcellona, analisi day3: Toro Rosso e Alfa Romeo sugli scudi© sutton-images.com
Raikkonen svetta al mattino e Kvyat alla sera, con la Ferrari quarta dietro alla Renault. Ma in generale non si notano troppi problemi

Maurizio Voltini

20.02.2019 ( Aggiornata il 20.02.2019 19:35 )

Team italiani in evidenza, nella terza giornata di test prestagionali a Barcellona, ma stavolta non parliamo (solo) della Ferrari. Infatti al mattino nella lista dei giri veloci ha svettato Kimi Raikkonen con l'Alfa Romeo C38, mentre verso la fine della giornata la prima posizione gli è stata presa da Daniil Kvyat con la Toro Rosso STR14. In entrambi i casi sono state utilizzate le Pirelli C5, cioè quelle più morbide disponibili (paragonabili alle hypersoft dell'anno scorso).

Senza però voler dare nemmeno stavolta un'importanza eccessiva ai riscontri puramente cronometrici delle prove invernali, va detto che anche le prove odierne hanno confermato il buono stato generale di quasi tutte le vetture, che hanno così percorso parecchi giri senza troppi problemi. Gli stessi Kvyat e Raikkonen hanno collezionato 137 e 138 giri rispettivamente, con Sebastian Vettel a seguire a quota 134. Ma a svettare come monoposto è la Mercedes, che con Valtteri Bottas al mattino (88) e Lewis Hamilton al pomeriggio (94) ha assommato ben 182 tornate. Si capisce bene perché preferiscano suddividere il lavoro su entrambi i driver ogni giorno… e anche perché non hanno staccato tempi di rilievo.

Per quanto riguarda il lavoro in pista, il team Mercedes ha proseguito nelle prove alla distanza, completando due simulazioni di gara. Mentre la Ferrari continua con prove di set-up generale, cercando sì la prestazione, ma in modo non estremo, arrivando addirittura a concludere in anticipo le prove avendo esaurito il programma della giornata: Vettel ha il 4° crono del giorno, però è il primo con le gomme medie di mescola C3, visto che Daniel Ricciardo (3° tempo) lo ha fatto con le C4 soft (ultrasoft nella denominazione 2018).

La Renault ha assommato 143 giri tra Ricciardo (80) e Nico Hulkenberg (63) senza particolari problemi, se non per il fatto che non utilizza più il DRS dopo i problemi avuti ieri con l'ala mobile, che verranno risolti in factory per la prossima settimana (e questo dovrebbe peraltro valorizzare di più i crono ottenuti). Bene come affidabilità pure le squadre motorizzate Honda: oltre a quanto già detto per Kvyat e Toro Rosso, anche la Red Bull può mettere sul piatto il 5° tempo di Max Verstappen a 4 decimi da Vettel (e pari mescola) e i 109 giri percorsi. Un bel segnale, anche perché la squadra di Newey continua a provare differenti soluzioni aerodinamiche e sta raccogliendo molti dati utili: vedremo come li combinerà la prossima settimana.

Chi oggi ha avuto più problemi in pista è stata la Haas, che addirittura ha causato tre neutralizzazioni con bandiera rossa per stop lungo il circuito. Tuttavia non c'è da allarmarsi nemmeno in questo caso: si è trattato di problemi di gioventù e non strutturali (elettrici, in particolare a una bobina d'accensione) e alla fin fine Pietro Fittipaldi al mattino e Romain Grosjean al pomeriggio hanno totalizzato 117 giri di pista (48+69). Da parte loro, McLaren con Carlos Sainz e Racing Point con Sergio Perez hanno proseguito il loro programma di test senza però particolari sprazzi, e anzi l'ex Force India è sembrata accusare continui problemi ai box.

Sempre in conclusione, ma stavolta in modo più ottimistico, parliamo anche stavolta della Williams: la macchina è stata sistemata in modo un po' avventuroso, con molti aggiustamenti in modo da poter far girare George Russell al pomeriggio. Ma almeno non ha dato problemi significativi, i meccanici sono stati bravi a non fare un lavoro troppo frettoloso nel completare l'assemblaggio in pista, e il pilota britannico è riuscito a completare 23 importantissimi giri. Saranno utili per il programma di domani con Robert Kubica.


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