GP Bahrain: Honda, resta ancora un gap da chiudere

GP Bahrain: Honda, resta ancora un gap da chiudere

Le sfide del Bahrain daranno un quadro più nitido sul potenziale della power unit e gli "esercizi" nei quali dovrà ancora recuperare su Mercedes e Ferrari. 

Fabiano Polimeni

28.03.2019 09:55

Le premesse per ottenere un buon risultato, domenica in Bahrain, sono nel passato recente di Honda a Sakhir. Un anno fa, il quarto posto di Gasly su Toro Rosso fu propiziato anche da diversi ritiri di piloti di punta. Oggi, il motorista si prepara dopo i riscontri avuti in Australia, su un circuito dalle richieste diverse sulla power unit.

Dopo essere tornata sul podio, Honda dovrà lavorare al raggiungimento della prima vittoria con Red Bull, un risultato che, dopo Melbourne, è stato individuato come possibile prima della pausa estiva.

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Toyoharu Tanabe non si lascia trasportare dal terzo posto ottenuto a Melbourne: “E’ stato positivo concludere al terzo posto nell’apertura stagionale in Australia, il primo podio dal 2008. Abbiamo, comunque, riscontrato un chiaro gap prestazionale dal vincitore, tanto in qualifica quanto in gara.

Perciò, dal rientro nelle strutture nel Regno Unito e in Giappone, abbiamo avviato un’analisi dettagliata di tutti i dati raccolti dalle nostre quattro macchine e proseguito lo sviluppo della power unit in vista di questo week end e delle prossime gare”.

BAHRAIN E CINA DIRANNO QUANTO VALE HONDA

Sakhir permetterà una lettura più chiara del potenziale della power unit, per sviluppo della potenza elettrica in uscita curva e sui lunghi rettilinei, così come si “peseranno” i cavalli disponibili anche in rapporto alle scelte aerodinamiche che verranno compiute. La possibilità di girare un po’ più carichi, per sfruttare al meglio le curve nel settore centrale, sapendo di poter contare sul gran contributo del motore in rettilineo.

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Arriveranno risposte più chiare dal week end alle porte e altre ancora le fornirà Shanghai. Dalla qualifica si potrà leggere il dato del miglioramento tra Q2 e Q3, in relazione a Mercedes e Ferrari, indizio utile a misurare l’efficacia della mappatura più spinta, ad esempio.

“Andiamo in Bahrain, un circuito più rappresentativo dopo l’insolito Albert Park, un tracciato di tipo stop-and-go. È una pista con un lungo rettilineo, che permetterà d’avere un’idea migliore del potenziale del nostro pacchetto macchina-power unit. Lavoreremo per proseguire la tendenza positiva vista in Australia, nella speranza di scrivere altri bei ricordi”, ha aggiunto Tanabe.

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