Mick Schumacher: "Nel box subito aria di casa. Seb di grande aiuto"

Mick Schumacher: "Nel box subito aria di casa. Seb di grande aiuto"© sutton-images.com

Mick racconta le sensazioni avute al debutto sulla Ferrari, le caratteristiche della SF90 che lo hanno impressionato, i consigli avuti da Vettel e l'ambiente familiare trovato nel garage. Oggi Schumacher al volante di Alfa Romeo

Fabiano Polimeni

03.04.2019 ( Aggiornata il 03.04.2019 10:10 )

La formazione del giovane Mick passa dalla Formula 2 e dal Bahrain, dalla Ferrari Driver Academy e dal lavoro con i tecnici. Formazione mirata a un domani tra i grandi, in Formula 1. Un treno da cogliere al volo, appena dovesse presentarsi. È il consiglio di Fernando Alonso, in pista martedì a Sakhir, insieme a Mick Schumacher.

ALONSO: NON È MAI TROPPO PRESTO

“E’ sempre meglio entrare in Formula 1 il prima possibile. Non sai mai quando arriverà il treno della Formula 1 quando sei giovane. Quest’anno corre in Formula 2, è totalmente concentrato immagino sul fare un buon campionato. Se farà bene e una squadra dovesse puntare sul suo talento, deve salire sul treno”, dice Fernando.

MICK E LA FRENATA DI UNA F1

Lui, Mick, dopo 56 giri al volante della Ferrari SF90, distanza di gara quasi esatta, racconta delle impressioni avute nell’Olimpo delle prestazioni. “Mi sono divertito un mondo oggi! La SF90 è incredibile per quanto è potente, ma è anche abbastanza semplice da guidare: per questo mi sono divertito così tanto.

L’aspetto che mi ha impressionato maggiormente sono i freni, potentissimi. Mi pareva di poter frenare via via più tardi, tanto avevo la certezza che la vettura avrebbe comunque fatto la curva”. Carico aerodinamico, freni, potenza, gomme, un mondo del tutto diverso al Pianeta Formula 2 sul quale ha iniziato sportivamente a vivere il 2019.

BOX FERRARI COME A CASA

Il maltempo ha rallentato il programma di giornata, attività ripresa oggi con Alfa Romeo, C38 per proseguire da dove ha lasciato: A ogni uscita ho imparato qualcosa di nuovo, su come guidare la macchina, le impressioni avute, quelle ricercate. E credo le abbiamo gestite molto bene. L’armonia nella squadra era davvero bella e ho appreso molto.

Voglio uscire di nuovo là fuori, provando a migliorare i punti sui quali sarei voluto intervenire oggi (ieri; ndr). Non ho compiuto tanti giri quanti avrei voluto, proverò a estendere il programma domani.

Nel box mi sono sentito come a casa fin dal primo momento visto che ero circondato da molte persone che mi conoscono fin da quando ero molto giovane. Ringrazio Ferrari per la straordinaria opportunità che mi ha dato e non vedo l’ora di salire sull’Alfa Romeo”, ha aggiunto Mick.

FORMAZIONE UTILE ANCHE PER LA F2

Imparare a lavorare con i tecnici in pista, “leggere” le gomme, è il “dietro le quinte” dei giri in pista, dal quale passa la crescita del pilota. Schumacher Jr che porterà con sé la prima esperienza di lavoro su una Formula 1 anche nella serie cadetta: “In una Formula 1 impari così tante cose, è talmente complessa e parlando con i tecnici imparo cose che posso utilizzare in Formula 2”.

Sul futuro, quando sarà il momento giusto per compiere il salto di categoria, resta il Mick della linea “passo dopo passo”: “Sono appena alla prima stagione di Formula 2, devi capire come funziona, non voglio passare in Formula 1 finché non sarò un pilota completo, non voglio accelerare i tempi”.

GRAZIE SEB

Formazione del giovane Mick alla quale contribuisce anche Vettel, abbiamo parlato molto con Sebastian ed è stato di grande aiuto. Ogni suggerimento che ricevo da chiunque è positivo. Provo a utilizzarlo e, se funziona, lo porto con me, viceversa provo qualcos’altro. Vettel è stato di grande aiuto”.


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