GP Cina, prima grande sfida per le gomme Pirelli

GP Cina, prima grande sfida per le gomme Pirelli© sutton-images.com

La tracciatura mette alla prova soprattutto la gomma anteriore sinistra. Le basse temperature possono generare graining. In qualifica potrebbero nascere strategie alternative in Q2

Fabiano Polimeni

09.04.2019 ( Aggiornata il 09.04.2019 09:45 )

Primo appuntamento davvero severo sulle gomme, il Gran Premio di Cina alle porte. Se le caratteristiche del Bahrain evidenziavano le temperature elevate e l’asfalto molto abrasivo, nonché il fattore sabbia a condizionare il comportamento delle gomme, a Shanghai sono altri i temi di rilievo.

La tracciatura fa sì che la gomma anteriore sinistra sia particolarmente sotto stress, per gli elevati carichi laterali ai quali è sottoposta, nella prima curva che chiude sul tornantino di curva 3 e nella piega numero 13, altro passaggio in appoggio e in costante accelerazione per lanciarsi sul dritto più lungo del circuito.

I SET SCELTI DALLE SQUADRE

Il tema del week end sarà la gestione del composto più morbido, la mescola C4, nominata da Pirelli insieme alla media C3 e la dura C2, quest’ultima con una doppia disponibilità di treni in casa Red Bull, dove Ferrari e Mercedes alterneranno tra i piloti il programma del venerdì.

DUE PIT VINCENTI NEL 2018

Leggere il rendimento, nelle libere, dei tre composti, sarà essenziale per individuare le opzioni strategiche in gara, ricercare l’unico pit-stop, allungando il più possibile la vita utile della mescola C4 ad esempio.

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Non è da escludere, come già avvenne lo scorso anno, che alcuni (allora, le Ferrari) provino il superamento del Q2 con la mescola media, per avvantaggiarsi nel primo stint di gara, lungo. 

GRAINING IN AGGUATO

Fattori da seguire, così come le temperature, solitamente piuttosto basse in questo periodo a Shanghai. Le previsioni dicono di valori che non supereranno i 21° C, nelle giornate di sabato e domenica. Oltre allo stress al quale sono sottoposte le gomme (nella scala Pirelli il circuito vale una classificazione di 4 su 5, al pari delle forze laterali), un altro aspetto centrale è il raffreddamento al quale vanno incontro le gomme anteriori sul lungo rettilineo da oltre 1.200 metri.

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Basse temperature dell’asfalto che potrebbero portare all’insorgere di fenomeni di graining, specialmente nella giornata di venerdì.

PIRELLI: BUON TEST PER GOMME E MACCHINA

Mario Isola, nel commentare le sfide sotto il profilo delle gomme, dice: “Nel 2018, questa è stata la prima gara con un salto di mescola nelle nomination: una scelta che ha contribuito a un gran premio emozionante e con un’enfasi sulla strategia.

Le mescole C2, C3 e C4 nominate quest’anno sono all’incirca equivalenti a medium, soft e ultrasoft selezionate per questa gara nel 2018. Speriamo che questa scelta porti nuovamente a un gran premio altrettanto interessante e con diverse strategie possibili.

Shanghai è un circuito abbastanza completo, ed è quindi un buon test per monoposto e pneumatici, oltre a offrire numerose possibilità di sorpasso. Speriamo sia un fine settimana memorabile, nel quale si festeggia il 1000° gran premio nella storia della Formula 1”.


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