L'avvio di campionato ha messo in mostra più Lando Norris di Carlos Sainz. Il pilota spagnolo si trova a proprio agio con la MCL34, raccogliere i frutti è solo una questione di tempo
Norris 8-Sainz 0. Il parziale che non t’aspetti, dopo tre gare, con il rookie a mettere a frutto il potenziale di una buona McLaren. Un Sainz che guarda al prossimo appuntamento in Azerbaijan, lui reduce da un ritiro e due gran premi condizionati da incidenti in gara nelle fasi iniziali.
Avrebbe potuto (e meritato) ottenere altri risultati, specialmente in Bahrain, dove la competitività della MCL34 valeva la zona punti e anche in posizioni ben in vista. Il contatto con Verstappen, in lotta, ha cancellato ogni ambizione.
La Cina ha riportato con i piedi per terra un team in miglioramento ma ancora in deficit di prestazione su piste esigenti sull’area aerodinamica.
Baku si annuncia favorevole sulla carta e Sainz commenta: “Abbiamo affrontato tre gare difficili ma possiamo trarre molta fiducia dalle prestazioni pure. Stiamo svoltando già quest’anno, siamo nel mezzo della lotta a centro gruppo e abbiamo mostrato stabilmente di avere una macchina in grado di ottenere punti, non vedo l’ora di arrivare a Baku”.
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McLaren che ha superato i grandi problemi di resistenza all’avanzamento, il drag eccessivo del progetto 2018, trovando una monoposto efficace e veloce su piste come Sakhir, che premiano stabilità in frenata e prestazione in trazione. Baku proporrà temi simili, da sfruttare a proprio vantaggio.
Sul week end cinese, Sainz ammette: “La gara di Shanghai non è andata come speravamo, sapevamo saremmo stati probabilmente in difficoltà perché la macchina sui curvoni non è così forte come in frenata e trazione.
In gara sapete tutti cos’è accaduto, ho provato a evitare l’indicrente ma non c’era nulla che potessi fare. Daniil Kvyat ha perso la macchina mi ha spinto fuori e poi è entrato in contatto con Lando.
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Non sono state tre grandi gare, quelle iniziali, ed è sicuramente frustrante quando sai di essere a tuo agio con la macchina. Il passo è competitivo ed è solo una questione di tempo prima che iniziamo a fare punti”.
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