GP Francia, analisi qualifiche: qualche sorpresa, ma non in prima fila

GP Francia, analisi qualifiche: qualche sorpresa, ma non in prima fila© LAT Images

Continua la supremazia Mercedes, ma Vettel non va oltre la quarta fila dietro alle ottime McLaren, con Giovinazzi in top ten (ma forse era meglio partire dietro)

Maurizio Voltini

22.06.2019 17:58

La supremazia mostrata costantemente dalle Mercedes nel corso delle prove libere non viene meno nelle qualifiche a Le Castellet, giusto con Lewis Hamilton che conferma la sua forza nel giro veloce "secco" conquistando (con entrambi i giri segnati in Q3) la sua terza pole position stagionale. Eguagliando in questo Valtteri Bottas che si deve accontentare del secondo posto: in ogni caso è prima fila, con una buona possibilità di approfittare dello scatto al via.

Possibilità teoricamente in mano anche a Charles Leclerc, 3° al via, se non fosse per i quasi 4 decimi di distacco da Bottas. Del resto è andata peggio a Sebastian Vettel, stavolta solo 7°: nelle Q3, dopo un primo run abortito per una cambiata condizionata da una scordolata, il tedesco si è ritrovato con una macchina molto scivolosa e prima di "prenderne le misure" ha accumulato lo svantaggio di 8 decimi sul compagno di squadra. Strano, dopo il tempo ottenuto in Q2 sulle Pirelli medie a soli 69 ms da Bottas (il più veloce), ma volendo essere ottimisti a tutti i costi vogliamo sperare che questo significhi un assetto molto più ideale sulle gomme da gara che non sulle soft.

Max Verstappen riesce a portare la Red Bull in seconda fila, nonostante Pierre Gasly non vada oltre il 9° tempo e la continua "fastidiosa" presenza in Q1 e Q2 delle McLaren. Che in ogni caso ottengono un grandissimo risultato conquistando la terza fila con Lando Norris e Carlos Sainz separati tra loro di un solo decimo. Buona prestazione anche per Daniel Ricciardo che affiancherà Vettel in quarta fila, come pure quella di Antonio Giovinazzi riuscito ad accedere per la prima volta in Q3. Peccato solo che l'abbia fatto con gomme soft, poco indicate per la gara, tanto che alla fine potrebbe facilmente risultare più ideale partire in sesta fila (con libertà di scelta) come Alex Albon (fuori dalla Q3 per soli 4 centesimi) e Kimi Raikkonen.

Posizione di partenza non troppo disgraziata nemmeno per Nico Hulkenberg e Sergio Perez, con Checo più efficace in Q1 che in Q2 come del resto anche Kevin Magnussen che non è stato assistito appieno dalla sua Haas. Peggio è comunque andata a Romain Grosjean che dopo essere stato coinvolto in un episodio di ostruzione con Ricciardo e Raikkonen (entrambi scagionati) e un errore nel secondo run, è finito dietro anche a Daniil Kvyat che non si è "sbattuto" più di tanto visto che partirà comunque ultimo.

Per il russo e la Toro Rosso, una curiosità da raccontare è che avendo sostituito motore (4ª unità) assieme a Mgu-K, batterie e centralina, hanno preferito violare i sigilli anche di turbo e Mgu-H (senza sostituzione reale) in modo da incorrere anche con questi nella prima penalità di 10 posti in griglia. Una mossa calcolata, così che in caso di ulteriori sostituzioni di questi componenti la macchina "pagherà" solo 5 posti.

Chiudono lo schieramento Lance Stroll, che in Q1 non è riuscito a confezionare un giro buono come quello di Perez, e quindi le Williams di George Russell e di Robert Kubica. Ma il polacco partirà in penultima fila, perché oltre a Kvyat anche il compagno di squadra è stato penalizzato, in seguito alla sostituzione di batterie e centralina dopo il calo di potenza che aveva subìto nelle prove libere.


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