Wolff, GP Francia: "Valtteri ha dormito"

Wolff, GP Francia: "Valtteri ha dormito"© sutton-images.com

Le caratteristiche del circuito di Le Castellet erano ideali per esprimere tutto il potenziale della W10. Valtteri Bottas ha subìto il recupero di Leclerc, anche per una fase di VSC gestita male

Fabiano Polimeni

24.06.2019 ( Aggiornata il 24.06.2019 10:06 )

La manifestazione di forza è stata assoluta ed espressa bene, in gara, dal potenziale “di riserva” che Lewis Hamilton aveva in mano. Il giro più veloce, prima che Vettel migliorasse di pochi millesimi ma a gomma morbida e nuova, ottenuto con la dura blisterata la dice lunga di quanto, la Mercedes, abbia corso con Lewis su un altro livello.

Giusto un finale reso più “interessante” da Valtteri Bottas, dopo la fase di Virtual Safety Car ripreso da Charles Leclerc.

LA DORMITA DI VALTTERI

“Valtteri ha faticato un po’ nel secondo stint e ha perso del tempo sotto VSC”, dice Toto Wolff, prima di concedere un’analisi più libera, a Sky: “Spero di no, che non cali (sotto la spinta dei risultati di Lewis; ndr). Ha perso 4” in una fase di VSC molto corta, ha dormito un po’… abbiamo vissuto 2 giri più entusiasmanti”.

Hamilton è in serie positiva dal Gran Premio di Spagna, una forma annichilente, dopo il regalo in partenza a Baku, buone maniere su Valtteri alle quali ha sostituito un cambio di passo nelle prestazioni.

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Barcellona e Le Castellet, gli estremi del dominio finora di Lewis. Toto Wolff riconosce quanto, il Paul Ricard fosse premiante sulla carta per le caratteristiche della Mercedes W10. Lo saranno anche Silverstone e Budapest, tra gli appuntamenti di un luglio caldissimo.

Come a Barcellona, questa era la pista migliore per noi quest’anno. Abbiamo sperato che tutte queste curve, insieme al nostro carico, potessero essere favorevoli alla nostra macchina.

Su questo circuito, le caratteristiche di curve lente, medie e veloci, è qualcosa che si sposa molto bene con la nostra macchina. Il concetto aerodinamico della W10 va forte, manca un po’ di potenza ma la sviluppiamo sulle curve”.

ALTRO COPIONE IN AUSTRIA?

Sulla carta, potrà essere un po' più incerta la partita che si correrà tra 7 giorni in Austria, dove lo scorso anno entrambe le Mercedes vennero fermate da problemi di affidabilità. Curve sulle quali fare la differenza ce ne saranno poche e brevi. Impossibile dire di una W10 che sarà in difficoltà, probabilmente sarà un po’ più “umana” nelle prestazioni.

“L’Austria è una pista totalmente diversa, c’è la salita (l’allungo dal via a curva 3; ndr), le previsioni dicono di una temperatura di 32° e Spielberg può essere una pista sulla quale la Ferrari sarà molto forte sui rettilinei. Ci saranno caratteristiche totalmente diverse e spero in una battaglia con Ferrari”, aggiunge Wolff.

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“E’ un circuito sul quale conta la potenza e per quanto ci riguarda siamo arrivati un po’ al limite sul raffreddamento, ci aspettiamo sia una lotta molto più dura”.

SÌ A LOTTE PIÙ APERTE TRA PILOTI

Chiusa la vicenda Vettel al Paul Ricard, con la conferma della penalità del Canada, la gara del Paul Ricard ha proposto il bel duello finale tra Norris, Ricciardo, Raikkonen e Hulkenberg. Commissari ancora a dover intervenire per sanzionare manovre non allineate al regolamento.

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E Toto, in prospettiva 2021, sulla necessità di lasciare più spazio e libertà ai piloti per gareggiare in modo anche duro, commenta: “Io sono il tifoso numero 1 perché ci siano regole più aperte, permettano lotte dure, voglio vedere gladiatori con queste macchine.

È difficile trovare l’equilibrio, abbiamo visto incidenti molto gravi e dobbiamo guardare attentamente i regolamenti, esaminare cosa funziona e cosa no. Quando ci sono dei contatti non del tutto chiari, dovremmo lasciar correre”.


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