GP Gran Bretagna: Silverstone, tracciato storico da metà XX secolo

GP Gran Bretagna: Silverstone, tracciato storico da metà XX secolo

Ricavato da un aeroporto militare, il circuito inglese è cambiato varie volte di configurazione fino a quella attuale di 5.891 metri, con 18 curve di vario genere e molto impegnative per le gomme

Maurizio Voltini

13.07.2019 ( Aggiornata il 13.07.2019 00:35 )

Situato nel Northamptonshire, quello inglese di Silverstone (dal nome del paese vicino) è uno dei circuiti più storici della Formula 1, anche perché qui si corse nel 1950 la prima gara mondiale con le massime monoposto. Nato su un vecchio aeroporto militare della Raf, inizialmente raccordando semplicemente tra loro le tre piste di decollo, è stato modificato alcune volte, man mano che le elevate velocità possibili diventavano sempre più difficili da gestire in sicurezza. Fino all'attuale configurazione di 5.891 metri con 18 curve, di vario genere, che premiano le giuste traiettorie.

Per quanto ora le velocità assolute siano limitate, sono pur sempre mediamente elevate e soprattutto vi sono molte curve medio-veloci che richiedono la maggior deportanza possibile, compatibilmente però con le esigenze di resistenza all'avanzamento, anche perché stare per più del 60% del tempo a pieno gas influisce pure sui consumi. Tali caratteristiche portano molto stress sui pneumatici, soprattutto come carichi laterali, fattori che unitamente alla velocità ha portato la Pirelli a selezionare anche stavolta le mescole più "resistenti" in gamma: hard C1, medium C2 e soft C3.

La novità principale quest'anno è la completa riasfaltatura del tracciato, effettuata da poco, con un fondo ora drenante (visti i precedenti problemi con la pioggia) e più scuro. Questo ha "lisciato" alcune precedenti asperità del fondo, pur se certi dossi sono rimasti e in più vi sono differenti giunzioni tra le varie zone; inoltre in alcune curve è leggermente variata la pendenza. Ciò ha fatto sì che i piloti più esperti si siano ritrovati un po' spiazzati e abbiano dovuto praticamente reinventarsi le migliori traiettorie. Inoltre il fondo, seppur tendenzialmente buono come grip, si è rivelato "traditore" perché piuttosto scivoloso (troppo nuovo e "oleoso") specie nelle zone dove non è ancora ben gommato. Tutto ciò ha portato a vari errori dei piloti nelle prime prove libere.

Rispetto all'anno scorso sono state assottigliate certe zone d'asfalto oltre i cordoli e prima della ghiaia, in particolare all'uscita di curva 7 "Luffield", per cui chi oltrepassa la riga di bordo pista si ritrova anche con due ruote nella ghiaia. È stato inoltre rivisto il cordolo esterno tra la curva 17 e la 18 "Club". Infine, quest'anno si è tornati a due zone di attivazione del DRS: è stata tolta quella sul rettilineo del via, visti i problemi in curva 1 "Abbey", mentre sono rimaste quelle sul Wellington Straight (tra curva 5 e 6) e sull'Hangar Straight (tra curva 14 e 15).


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