GP Germania, gli interventi della direzione di gara

GP Germania, gli interventi della direzione di gara© LAT Images

Tra tempi annullati in qualifica, multe a Ferrari e penalità a Hamilton per taglio pitlane, commentiamo le decisioni prese dai commissari a Hockenheim

Maurizio Voltini

29.07.2019 19:58

La gara in Germania ha "prodotto" parecchi documenti ufficiali da parte della direzione di gara, ma va detto che molti sono stati firmati nel corso delle qualifiche per annullare i crono ottenuti dai piloti in pista quando oltrepassavano i cordoli bianco-azzurri all'uscita delle curve 1 e 17, cioè la prima e l'ultima. Sono stati ben 16 i tempi annullati, ma va anche detto che quasi tutti non erano crono "buoni", anche perché chi si accorgeva di essere finito largo in curva 1 preferiva rinunciare subito al giro e preparare al meglio quello successivo. L'eccezione è stata quella di Pierre Gasly che si è visto vanificare l'ultimo passaggio in Q3 per aver allargato troppo all'ultima curva, ma anche questo è stato ininfluente perché è rimasto col 4° tempo.

Dopo la decisione di ammettere Sebastian Vettel in ultima posizione sullo schieramento benché senza tempi in qualifica, puramente di routine, Vettel stesso è stato penalizzato poi di 10 posti (teorici) per sostituzione della centralina, mentre Lando Norris è stato mandato in fondo allo schieramento (19°) per cambi di Mgu-K, batterie e centralina. Altre sostituzioni di elementi di power-unit sulla macchina di Daniel Ricciardo non hanno comportato penalità, come nemmeno quelle delle scocche alle macchine di Pierre Gasly e Robert Kubica.

La gara è iniziata con pista che il direttore Michael Masi ha ritenuto eccessivamente bagnata per partire normalmente, e quindi dietro safety car. A quel punto, come da art.36.14 del Regolamento Sportivo, vi erano due opzioni: partenza da fermo oppure "rolling start" come dopo qualsiasi safety car di gara, a discrezione del direttore (secondo le condizioni della pista) che dopo 3 giri ha deciso per lo "standing start". In ogni caso, dopo il giro di formazione/avvio si è cominciato a scalare i giri dai 67 ufficiali, e così la gara effettiva è stata di 64 giri.

Il primo episodio in gara è stato l'unsafe release di Charles Leclerc, quando dopo il primo cambio gomme è stato fatto ripartire proprio davanti a Romain Grosjean, che è stato costretto a bloccarsi in pitlane. In questo caso è stato però valutato che Leclerc non ha avuto modo di stare più a destra perché costretto ad evitare una pistola smontagomme nella piazzola successiva, e quindi non è stato penalizzato per la manovra; ma il team sì, con 5.000 euro di multa come avviene in altri casi di unsafe release, però connessi alle ruote fissate male.

Dopo il suo terzo pit-stop, proprio Leclerc è stato autore dell'uscita di pista in curva 16 "tradito" dalle gomme slick appena montate, che ha causato una seconda safety car e di nuovo un valzer di cambi gomme. Tra cui quello di Lewis Hamilton, tornato così in pista su gomme slick da asciutto. Tempo un giro, anzi nemmeno, e quando Hamilton è arrivato in curva 16 ha pressoché fotocopiato l'uscita di Leclerc, mancando anzi per poco la Ferrari ferma (con il pilota poco più in là che camminava di fianco alle barriere!…).

Secondo noi questa mancanza nel rispettare le bandiere gialle è piuttosto grave e ha messo a serio rischio la sicurezza di Charles e del personale di pista. Con le opportune distinzioni, dobbiamo davvero ricordare cosa successe con Bianchi a Suzuka? Invece Masi non ha nemmeno voluto considerare l'episodio, parlando di condizioni di pista che hanno tratto in inganno Hamilton. Pensiamo tuttavia che già l'incidente appena successo a Leclerc dovesse far capire che bisognava arrivare in quel punto con maggior cautela (tanto c'era la safety car, la velocità era inutile) e comunque Hamilton sapeva benissimo che quella curva era bagnata (già da un po') e poteva dare problemi con le gomme slick appena montate. Di fatto è l'unico che ha commesso un tale errore in quel momento.

Invece il pilota inglese è stato penalizzato per quanto fatto subito dopo: avendo il musetto danneggiato e capendo che le gomme slick non erano la scelta giusta, ha preferito rientrare subito verso i box. Il problema è che il birillo divisorio dell'ingresso in pitlane era più indietro, e così ha tagliato la corsia. Paradossalmente, la stessa violazione dell'anno scorso, ma in direzione inversa. Il fatto è che proprio l'episodio del 2018 aveva convinto Masi a ribadire nelle note pre-GP di quest'anno che la manovra era vietata (in realtà la regola c'è sempre stata) e così sono scattati 5 secondi di penalità per il pilota inglese.

In questa occasione, inoltre, il sistema di cronometraggio ha "letto" automaticamente un giro troppo lento sotto SC da parte di Lewis, facendo partire un'altra investigazione. Ma quando l'analisi dei commissari ha evidenziato che il giro in questione era proprio quello del testacoda, ovviamente ha prevalso la causa di forza maggiore (la norma serve a evitare che un pilota ostacoli gli altri) e si è deciso di non procedere.

Prima di fine gara c'è stato anche un contatto tra Alex Albon e Pierre Gasly dopo il tornantino, che ha determinato il ritiro del francese con l'ala anteriore spezzata finita sotto la macchina, che per questo ha tirato dritto in curva 7. Sebbene Albon avesse compiuto uno scarto a destra, subito prima del contatto, i commissari hanno deciso che l'errore è stato tutto di Gasly; ed essendo stato l'unico ad essere danneggiato, non era necessario alcun provvedimento.

Infine, a gara già finita è stata esaminata una violazione tecnica da parte dell'Alfa Romeo, con entrambe le macchine di Kimi Raikkonen e di Antonio Giovinazzi, finiti a punti 7° e 8° rispettivamente. Ne abbiamo parlato anche in un altro articolo. Di fatto per settare le frizioni in modo adatto alla partenza sul bagnato, il tempo di applicazione della coppia motrice alla trasmissione ha ecceduto il valore massimo ammesso di 70 millisecondi: 200 ms per Raikkonen e 300 ms per Giovinazzi, quello riscontrato dai commissari tecnici tramite acquisizione dati. La regola serve ad evitare funzionamenti del sistema che possano portare a una sorta di traction control al via, e per questo ricade sotto l'articolo che parla di assistenze alla guida vietate (art.27.1 del Regolamento Sportivo). La sanzione è stata pari a 10 secondi di stop&go, ma essendo a gara ormai finita (da un pezzo) è stata trasformata in un'aggiunta di 30 secondi al tempo gara di entrambe le macchine, che così sono state classificate 12ª e 13ª.


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