GP Belgio F1: Spa, la pista più lunga e più iconica

GP Belgio F1: Spa, la pista più lunga e più iconica

Il tracciato belga è tra i più apprezzati da pubblico e piloti per via delle sue caratteristiche, tra cui la variazione altimetrica

Maurizio Voltini

31.08.2019 ( Aggiornata il 31.08.2019 10:57 )

La gara sulla pista di Spa-Francorchamps resta sempre una delle più attese proprio per via delle caratteristiche di questo storico tracciato, dove si corre fin dal 1922 seppure in una configurazione molto diversa dall'attuale, impostata a fine anni '70. Restano comunque i connotati di un circuito ricavato dalla congiunzione di vecchie strade aperte al traffico (come quello di Imola) che per di più presenta caratteristiche salienti: è per esempio il più lungo del Mondiale F1, con i suoi 7.004 metri di sviluppo, ed è anche quello che presenta la maggior variazione altimetrica, circa 100 metri di dislivello tra i punto più basso e quello più alto.

La configurazione delle curve (19 il numero ufficiale) è ciò che rende questa pista iconica nonché una delle più apprezzate sia dal pubblico che dai piloti. La più nota è senz'altro la sequenza Eau Rouge-Raidillon, per quanto ultimamente venga percorsa in pieno da tutti (con le macchine di una volta era invece ben più selettiva). Nondimeno, rendendo possibile stare a pieno gas per 1,8 km dalla Source (curva 1) fino alla staccata di Les Combes (curve 7-9) alla fine del rettilineo del Kemmel, rappresenta sempre una bella sfida anche tecnica. Inoltre le forti staccate presenti – non solo Les Combes ma anche La Source e la chicane finale che molti continuano a chiamare Bus Stop (anche se sarebbe improprio da quando non è più una "doppia esse") – e le curve impegnative come Pouhon (10-11) fanno di Spa una vera "università di guida".

La lunghezza del tracciato, inoltre, fa sì che le strategie vadano attuate con tempismo perché sbagliare il momento del pit-stop si ripercuote maggiormente. Per lo stesso motivo anche le qualifiche vanno programmate attentamente, perché le gomme difficilmente "rendono" per più di una tornata. Le caratteristiche di alta velocità e di stress sui pneumatici (oltre a una certa abrasività dell'asfalto) sono ciò che ha fatto scegliere alla Pirelli di portare qui le mescole più dure della gamma, vale a dire C1, C2 e C3. Infine, sono presenti due zone DRS: quella sul rettilineo del via e quella tra Raidillon e Les Combes, sul Kemmel, che è stata leggermente accorciata rispetto allo scorso anno: parte 20 metri più avanti, 230 dopo la curva 4.


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