Formula 1 2021, a Parigi si decide il futuro

Formula 1 2021, a Parigi si decide il futuro© LAT Images

Squadre, FIA e F1 riuniti per trovare un accordo finale sulle regole tecniche e sportive da introdurre nel 2021. Le distanze tra la maggior parte dei team e l'impianto voluto da FIA e F1 sono ancora ampie, si lavora per ottenere più libertà progettuale

Fabiano Polimeni

16.10.2019 13:39

Gran Circo Formula 1 o piattaforma da corsa di massima espressione tecnologica? Trovare un equilibrio sulla Formula 1 che dovrà essere, nel 2021, non sarà semplice. Per provare a mettere nero su bianco dei punti condivisi, riunione a Parigi, oggi, tra FIA, Formula 1 e squadre. Un incontro al quale si arriva dopo il rinvio deciso lo scorso giugno, un’unanimità trovata sull’esigenza di prendersi ancora del tempo e perfezionare scelte tecniche e sportive cruciali per il futuro della categoria.

L’impressione è che quattro mesi extra non siano serviti a molto. Le critiche delle squadre, a contestare il piano di rivoluzione aerodinamica proposto dai tecnici della FIA, al lavoro da due anni su una veste che permetta alle monoposto di correre in scia senza subire gli effetti negativi delle turbolenze generate dalla macchina che precede, con la conseguenza di perdere carico aerodinamico e innescare lo scivolamento delle gomme, ergo il loro surriscaldamento.

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L’efficacia delle soluzioni testate in galleria del vento sarà anche masssima (dalla perdita di deportanza del 50% si andrà verso un 10%, quando vicini alla monoposto che precede), tuttavia, i numerosi limiti imposti alla libertà progettuale porteranno a un’omologazione marcata del look.

Di recente, il dipartimento tecnico della FIA ha comunicato maggiori libertà di interpretazione sul disegno delle paratie esterne dell’ala anteriore, una diversa ala posteriore, senza incidere, tuttavia, su altre aree “bloccate”, come le forme delle pance e i limiti allo sviluppo dell'aerodinamica nei canali laterali sul fondo, fattore cruciale nello sviluppo della deportanza delle monoposto 2021.

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IN PIENA TRATTATIVA

“Penso ci siano ancora molti punti aperti e le trattative sono ancora in corso, è difficile dire al momento quale sarà l’esito di tutte queste discussioni.

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Ci sono vari interessi tra squadre, tra squadre e Formula 1 e tra squadre e FIA. Certamente, come Ferrari, intendiamo svolgere il nostro ruolo, per quello che la Ferrari rappresenta in Formula 1. Abbiamo una voce, una voce importante nelle discussioni, non c’è dubbio vi siano ancora tanti punti da risolvere”. Così, Mattia Binotto lo scorso week end a Suzuka, dove è emerso il “fronte” di 6 squadre contrarie all’impianto tecnico proposto da Liberty Media e dalla FIA, come diffuso dalla BBC.

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Un questionario sottoposto alle squadre e stilato dai tre grandi team, ha tratteggiato uno scenario con 4 team favorevoli in toto alla proposta di F1 2021 per come presentata negli ultimi mesi (Alfa Romeo, McLaren, Renault, Williams). I sei restanti, contrari.

IL POTERE DELLA FIA E DELLA FERRARI

Si proverà a costruire un equilibrio. Difficile dire quali siano i margini di intervento sul fronte tecnico della proposta elaborata dai tecnici della FIA e F1.

Quello di Parigi sarà l’ultimo incontro prima della pubblicazione delle norme tecniche, a fine ottobre, sulle quali si esprimerà il Consiglio mondiale della FIA, a ratificarne gli effetti sul 2021.

I due principali “azionisti”, in grado di bloccare o imporre l'adozione di un regolamento tecnico, appaiono essere la Ferrari – in virtù del diritto di veto riconosciuto dal Patto della Concordia – e la Federazione.

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La volontà è di arrivare a un regolamento condiviso, con Binotto a dire, sull’ipotesi dell’esercizio del diritto di veto: “Come ho detto, credo fosse a Sochi l’ultima volta, sarebbe davvero un peccato. Non credo che dovrebbe essere affatto il caso, abbiamo avuto una discussione buona, aperta, al momento con i portatori di interessi nella Formula 1 e sono in qualche modo fiducioso che potremo trovare il giusto compromesso alla fine”.

Dal meeting di Parigi è atteso anche il voto sulla proposta di tre week end di gara nei quali definire la griglia di partenza attraverso una gara breve al sabato, anziché attraverso la tradizionale qualifica a eliminazione.


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