GP USA, Verstappen risponde Lewis e Seb e attacca

GP USA, Verstappen risponde Lewis e Seb e attacca© LAT Images

Max replica alle parole di Hamilton nel dopogara in Messico e chiarisce: "Mi piace lottare duramente ma con correttezza". Dalle monoposto del 2021 si aspetta consentano battaglie serrate e non siano molto più lente rispetto alle attuali

Fabiano Polimeni

31.10.2019 ( Aggiornata il 31.10.2019 19:16 )

Colpevole di voler battagliare. Max Verstappen è finito nel mirino della critica per la condotta di gara in Messico. Lewis Hamilton a sottolinearne il comportamento al via, in curva 1; in tanti ad accusarlo per la fretta avuta nel sorpasso su Valtteri Bottas.

Da Austin, Max replica alle parole nel dopogara di domenica scorsa, quando Lewis ha ammesso di lasciare, in battaglia con altri piloti, più o meno spazio in funzione del “chi” hai accanto.

Sì, con Max è altamente probabile che entri in contatto se non gli dai spazio extra, quindi il più delle volte lo fai. Non credo sia qualcosa di intenzionale da parte sua, solo che è una calamita per certe cose”, l’analisi di Hamilton condivisa da Vettel.

Verstappen non ci sta e replica deciso: Guardando a curva 1 e 2 in Messico non mi pare gli sia andato addosso. Penso siano dichiarazioni un po’ stupide, io sono uno che gareggia con durezza ma correttezza.

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Non penso sia giusto dire certe cose, però è facile lanciare frecciate agli altri. È positivo quando parlano di te, vuol dire che sei nella loro testa, io voglio concentrarmi sulla mia guida.

Io non ho bisogno di lanciare frecciate ad altre persone in conferenza stampa, penso sia una mancanza di rispetto e mi piace lottare in pista. Mi piace lottare duramente, al limite. Se vogliono che stia dietro è meglio che me ne stia a casa se non posso lottare con loro, si lotta per le vittorie”.

NESSUN RANCORE CON LA FIA

Decisamente eccessive le critiche riversate su Verstappen per quanto fatto in gara. Certo ha condizionato il risultato la foratura in battaglia con Bottas e, prima ancora, il grave errore in qualifica costato la pole position. Torna sulla penalizzazione ricevuta per riconoscere l’ovvio: “Credo che sia stato corretto da parte della FIA, abbiamo parlato con i commissari. C’è una regola, da parte mia non c’è rancore, è stata una sfortuna non aver visto al bandiera e non c’era bisogno di provare a fare il tempo”.

F1 2021, IL LOOK NON CONTA

Messico passato, Austin presente, 2021 il futuro. Le prime reazioni a caldo, ciò che sta a cuore a Max e ai piloti è la possibilità di correre vicini ad altre monoposto, ingaggiare la lotta. Una promessa che la Formula 1 fa nei numeri, con le stime di una perdita di carico del 10% contro l’attuale 40% e più.

Cosa ne pensa Verstappen delle soluzioni annunciate? “E’ ancora presto, non ho esaminato tuti gli aspetti. Non importa il look, è importante che ci permetta di correre gare più belle, seguire meglio chi sta davanti.

E dovremo essere veloci, correre a 2-3” dai tempi che facciamo oggi. Sono sicuro che i team hanno idee che porteranno anche a un look diverso”.

Sulla performance, Tombazis ha anticipato un inizio con una perdita di prestazione nell’ordine dei 3”-4” sulle monoposto odierne, tale da riportare ai valori delle monoposto 2016: “Onestamente non mi piaceva tantissimo guidare le macchine del 2016 quanto mi piace guidare quelle di ora. Serve trovare un compromesso, va bene se serve a seguire meglio. Le macchine comunque miglioreranno durante la stagione”, ha aggiunto Max.


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