L'indiscrezione arriva dalla Germania, dopo la gara in Brasile i commissari avrebbero prelevato componenti della linea di alimentazione del motore per verificare il sistema tra flussometro e V6
Non c’è stata una protesta ufficiale da parte degli avversari né ci sarà. A far le pulci alla power unit Ferrari si procede per chiarimenti richiesti alla FIA, altri diffusi d’iniziativa da quest'ultima e un passaggio, dopo Interlagos, nuovo.
È Auto Motor und Sport a rivelare l’avvio di un’analisi da parte della FIA, decisa autonomamente, su alcuni elementi della linea di alimentazione, installati tra flussometro e motore termico, componenti che sarebbero stati richiesti alla Ferrari, a un team cliente e una terza scuderia con diversa power unit, per effettuare dei raffronti. I componenti prelevati dalle monoposto verranno esaminati dal Dipartimento tecnico della Federazione.
Leggi anche: Citroën Racing lascia il mondiale Rally
La direttiva tecnica emanata prima del GP degli USA ha chiarito i limiti del corretto utilizzo del flussometro e l’illegalità di eventuali strategie che utilizzassero l’intervallo di tempo tra una misurazione e l’altra per consentire un maggior afflusso di carburante al motore termico rispetto al dato dei 100 kg/ora. Quali illazioni circa la competitività della Ferrari, collegate alla direttiva tecnica, siano emerse nel week end di Austin, è noto.
In Brasile, la SF90 ha riguadagnato il primato di monoposto più veloce nei settori premianti sulla potenza della power unit, seppur con margini ridotti su Red Bull e Mercedes.
Sterzi a parte: Ha torto Vettel. Binotto deve far capire a entrambi chi comanda
Un equilibrio che passa da scelte aerodinamiche e d'assetto, riprese da Mattia Binotto nell'esaminare la velocità Red Bull nell'intero arco del giro e la competitività Ferrari nel settore più guidato, nel quale Leclerc ha ceduto appena 7 centesimi al parziale record di Verstappen in qualifica.
“Se guardiamo la nostra qualifica confrontata con quella Red Bull penso fossimo quasi al loro livello quanto a grip ed è stato un confronto molto serrato sul rettilineo in termini di potenza.
L'editoriale del direttore: Harakiri Ferrari Adamo in paradiso
Penso sia un bilanciamento tra configurazioni aerodinamiche ed è la prima volta forse nella quale siamo così vicini a Red Bull in tratti che premiano l’aderenza, dimostrando che come Ferrari ci stiamo muovendo in una direzione diversa d’assetto, privilegiando la fase di curva”, ha commentato Binotto.
Link copiato