Hamilton maxi-donazione per la lotta agli incendi in Australia

Hamilton maxi-donazione per la lotta agli incendi in Australia© DPPI

Dai social Lewis rivela il supporto economico alle associazioni a tutela della fauna e per sostenere i pompieri impegnati in Australia nello spegnimento dei roghi

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Fabiano Polimeni

10.01.2020 ( Aggiornata il 10.01.2020 10:55 )

È uno stato d’emergenza che si protrae da oltre tre mesi, quello degli incendi che hanno colpito l’Australia. Territorio devastato e centinaia di milioni di animali morti o feriti, secondo gli studi condotti.

Dopo Daniel Ricciardo, uno dei numerosi personaggi sportivi a essersi impegnato nella raccolta di fondi da destinare alle organizzazioni di tutela degli animali e del territorio, e quanti sono impegnati nello spegnimento dei roghi, scende in campo Lewis Hamilton.

Il campione inglese ha diffuso sui propri canali social l’invito a sostenere con le donazioni l’operato di chi è impegnato sul campo e ha effettuato una donazione di mezzo milione di dollari in favore del Wires Wild Life Rescue (organizzazione no-profit impegnata nella salvaguardia delle specie animali selvatiche) e del WWF Australia.

La battaglia sull'ambiente

“Mi rattrista profondamente sapere che oltre 1 miliardo di animali in Australia sia morto in modo atroce, senza scampo, non per colpa loro. Il mio amore per gli animali non è un segreto e non posso essere d’aiuto se non piangere per gli animali indifesi che si pensa siano morti finora, portando all’estinzione certe specie”, ha scritto Lewis su Instagram.

“Dono 500 mila dollari a supporto di Wires Wild Life Rescue e WWF Australia e i Rural Fire Services. Se potete e non lo avete ancora fatto, potete donare anche voi. È di aiuto ogni piccolo contributo”.

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It saddens me deeply to know that over 1 billion animals in Australia died a painful death, no way out, not their fault. My love of animals is no secret and I can’t help but grieve for the defenceless animals thought to have died so far, pushing certain species closer to extinction. I’m lucky enough to visit Australia often and I know first-hand how beautiful the country is. Keep fighting Australia. I’ve spent some time speaking to people in Australia who are working at the heart of this and I’m filled with admiration for everything they are doing. I implore you to join me in thinking about the impact we are having on our planet. Let’s work together to make small changes, and encourage our family and friends to do the same, so we can help shift the direction we’re going in. I’m donating $500K to support @wireswildliferescue @wwf_australia and the Rural Fire Services. If you are able and haven’t already, you can donate too. Every little helps. Animals: @wireswildliferescue @wwf_australia Rural Fire Services: @nswrfs @cfavic @rfbaq @dfes_wa @cfsfoundation #TasmanianFireService #PrayingForAustralia

Un post condiviso da Lewis Hamilton (@lewishamilton) in data:

All’annuncio della donazione – verificata dall’agenzia di stampa Reuters – Hamilton non ha mancato di rilanciare la battaglia sul tema della difesa dell'ambiente e la necessità di adottare uno stile di vita più sostenibile, avvicinandosi alla dieta vegana.

La tuta di Ricciardo all'asta

Nei giorni scorsi era stato Daniel Ricciardo ad annunciare un’asta i cui proventi verranno destinati al fondo d’emergenza della Croce Rossa Australiana, Wires Wild Life Rescue e altre associazioni: il cimelio, la tuta autografata utilizzata nel GP d’Australia.

GP d'Australia, prematuro parlare di rischi

Proprio da Melbourne, il prossimo 17 marzo, scatterà il mondiale di Formula 1. Lo scenario verrà ovviamente monitorato, sebbene manchino ancora più di due mesi allo svolgimento del GP e l’organizzatore, attraverso l’a.d. Andrew Westacott ha chiarito: “Melbourne in sé non è coinvolta dagli incendi, che sono molto più a est, almeno a 200-300 km. Il punto sono le condizioni variabili del vento, che portano cattive condizioni dell’aria, ma visti i tempi del nostro evento, distante due mesi, stiamo operando come di consueto”.

L’emergenza incendi nel Nuovo Galles del Sud ha portato lo scorso novembre a cancellare il round conclusivo del mondiale rally, per i roghi che hanno interessato direttamente i dintorni delle prove speciali in programma.

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