Dai social Lewis rivela il supporto economico alle associazioni a tutela della fauna e per sostenere i pompieri impegnati in Australia nello spegnimento dei roghi
È uno stato d’emergenza che si protrae da oltre tre mesi, quello degli incendi che hanno colpito l’Australia. Territorio devastato e centinaia di milioni di animali morti o feriti, secondo gli studi condotti.
Dopo Daniel Ricciardo, uno dei numerosi personaggi sportivi a essersi impegnato nella raccolta di fondi da destinare alle organizzazioni di tutela degli animali e del territorio, e quanti sono impegnati nello spegnimento dei roghi, scende in campo Lewis Hamilton.
Il campione inglese ha diffuso sui propri canali social l’invito a sostenere con le donazioni l’operato di chi è impegnato sul campo e ha effettuato una donazione di mezzo milione di dollari in favore del Wires Wild Life Rescue (organizzazione no-profit impegnata nella salvaguardia delle specie animali selvatiche) e del WWF Australia.
“Mi rattrista profondamente sapere che oltre 1 miliardo di animali in Australia sia morto in modo atroce, senza scampo, non per colpa loro. Il mio amore per gli animali non è un segreto e non posso essere d’aiuto se non piangere per gli animali indifesi che si pensa siano morti finora, portando all’estinzione certe specie”, ha scritto Lewis su Instagram.
“Dono 500 mila dollari a supporto di Wires Wild Life Rescue e WWF Australia e i Rural Fire Services. Se potete e non lo avete ancora fatto, potete donare anche voi. È di aiuto ogni piccolo contributo”.
All’annuncio della donazione – verificata dall’agenzia di stampa Reuters – Hamilton non ha mancato di rilanciare la battaglia sul tema della difesa dell'ambiente e la necessità di adottare uno stile di vita più sostenibile, avvicinandosi alla dieta vegana.
Nei giorni scorsi era stato Daniel Ricciardo ad annunciare un’asta i cui proventi verranno destinati al fondo d’emergenza della Croce Rossa Australiana, Wires Wild Life Rescue e altre associazioni: il cimelio, la tuta autografata utilizzata nel GP d’Australia.
Proprio da Melbourne, il prossimo 17 marzo, scatterà il mondiale di Formula 1. Lo scenario verrà ovviamente monitorato, sebbene manchino ancora più di due mesi allo svolgimento del GP e l’organizzatore, attraverso l’a.d. Andrew Westacott ha chiarito: “Melbourne in sé non è coinvolta dagli incendi, che sono molto più a est, almeno a 200-300 km. Il punto sono le condizioni variabili del vento, che portano cattive condizioni dell’aria, ma visti i tempi del nostro evento, distante due mesi, stiamo operando come di consueto”.
L’emergenza incendi nel Nuovo Galles del Sud ha portato lo scorso novembre a cancellare il round conclusivo del mondiale rally, per i roghi che hanno interessato direttamente i dintorni delle prove speciali in programma.
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