Le nuove norme interessano il DAS sul 2021, la possibilità di estensione del periodo di chiusura oltre fine aprile, il numero di power unit utilizzabili nel caso di un mondiale a 11 o meno GP, i test Pirelli e giovani piloti, fino al divieto di sviluppo 2022 in galleria del vento
Diventano lettera del regolamento sportivo, le misure discusse nelle ultime settimane da squadre, Formula 1 e FIA. L’organo di governo si è pronunciato con una votazione elettronica del Consiglio mondiale del motorsport, introducendo diversi punti novellati nel regolamento sportivo 2020, in ragione della crisi generata dalla pandemia di coronavirus.
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Si opera nella direzione di uno snellimento del percorso decisionale, prevedendo una votazione favorevole del 60% dei team affinché si possano cambiare le norme del regolamento, superando quindi l’unanimità richiesta finora.
Come già abbiamo appreso, per stilare il nuovo calendario di Formula 1 2020 non sarà richiesta una votazione, procederanno FIA e Formula 1.
Punti finora non emersi, riguardano una diversa regolamentazione dei test durante la stagione. Le 25 giornate destinate allo sviluppo delle gomme Pirelli sono state cancellate – le gomme da 18 pollici slittano, ovviamente, al 2022 – e si andrà verso un 2021 con le medesime specifiche 2020, ovvero, 2019.
Sul test tradizionalmente previsto dopo il Gran Premio d’Abu Dhabi, si è deciso per uno svolgimento entro 48 ore dal termine dell’ultimo evento che sarà in calendario, una sola giornata di prove alla quale i team potranno partecipare schierando al massimo 2 monoposto e impiegando almeno un pilota rookie. Giornata di test segnalata come "optional".
Proseguendo con la normativa sportiva rivista, anche i motoristi dovranno osservare 21 giornate di interruzione dell’attività in fabbrica, tra marzo e aprile. Sul punto, è importante registrare un passaggio che potrebbe portare a estendere lo stop delle attività in fabbrica.
“Nel caso in cui gli interessi sulla salute pubblica o restrizioni governative proseguano oltre il periodo di chiusura inizialmente previsto, i concorrenti e la FIA dovranno consultarsi, in buona fede, per determinare se il periodo di chiusura debba essere esteso e definire la lunghezza di una tale estensione, per garantire pari trattamento tra tutti i competitors”, recita il regolamento. Quindi, se l’attività delle squadre dovesse rientrare tra i divieti governativi imposti, andrà discusso l’ulteriore congelamento dell’attività in fabbrica, al momento previsto per 21 giorni e da osservare entro fine aprile.
La FIA ha chiarito come le attività sconnesse con la Formula 1 – visto l’impegno di numerose squadre a sostegno della lotta al contrasto al coronavirus e il supporto nella realizzazione di dispositivi medici e sanitari – potranno essere svolte e saranno soggette all’approvazione scritta della Federazione.
Sebbene al momento non sia affatto chiaro quante gare sarà possibile disputare, fino a quando si estenderà la stagione 2020 – concreta l’ipotesi di disputare alcuni GP nel gennaio 2021 – e quali eventi avranno luogo, viene adattata la normativa sul numero di power unit utilizzabili in stagione.
Nel caso in cui si disputino 14 GP o un numero inferiore, le squadre potranno impiegare 2 motori termici, MGU-H, turbocompressori, MGU-K, centraline elettroniche e pacchi batterie, prima di andare in sanzione. Qualora le gare dovessero essere 11 o un numero inferiore, il limite diverrebbe di 2 motori termici, MGU-K, turbo e MGU-H, un pacco batterie e una centralina elettronica.
Il divieto del DAS Mercedes, in origine disposto dal regolamento tecnico che sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2021 – a sua volta posticipato di 12 mesi – confluisce nelle norme 2021 frutto del congelamento sul 2020, con omologazione della cellula di sopravvivenza impiegata quest'anno. Altre aree e componenti verranno discusse tra squadre, F1 e FIA per il loro congelamento e l’impiego il prossimo anno, resta da definire quali.
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Infine, sul punto del divieto di sviluppo delle monoposto 2022, dal 28 marzo 2020 al 31 dicembre 2020, le prove in galleria del vento e al CFD potranno essere condotte solo su modelli in scala che rispettino i regolamenti tecnici 2020 o 2021, non sarà possibile testare “geometrie della macchina parzialmente o del tutto aderenti con e/o sostanzialmente derivate dai regolamenti tecnici 2022”.
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