Mercedes, il DAS è l'innovazione visibile che serve alla F1

Mercedes, il DAS è l'innovazione visibile che serve alla F1© sutton-images

Il capo progettista Owen ripercorre le tappe che hanno dato vita al sistema di modifica della convergenze. Una novità immediatamente visibile e di straordinaria rottura rispetto al passato, quel che avrebbe bisogno sempre più la F1

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F.P.

10.04.2020 ( Aggiornata il 10.04.2020 12:59 )

Tre anni di lavoro, dall’idea all’introduzione in macchina, per un impiego nel mondiale che potrebbe durare appena pochi mesi. È la parabola che si prospetta sul DAS Mercedes, vietato dal 2021 e con Red Bull pronta a contestarne il funzionamento già a Melbourne.

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Le priorità della Formula 1 sono ben altre al momento, quando si tornerà in pista sarà interessante capire se la determinazione Red Bull sarà la stessa, su un dispositivo che ha l’ok della Federazione e destinato a sparire dal prossimo campionato.

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Grandi novità che facciano discutere

Servirebbero molte più novità in stile DAS, secondo il capo progettista Mercedes, John Owen. Novità immediatamente visibili al grande pubblico, un effetto “wow” del quale trarrebbe beneficio tutta la Formula 1.

“Quel che ha dimostrato il DAS è che esiste assolutamente ancora il desiderio in Formula 1 per quel tipo di innovazione, nella quale il pilota improvvisamente muove il volante diversamente da quel che fanno tutti gli altri, ed è qualcosa che non ci aspettavamo

Penso sia forse questo che manca, l’innovazione visiva della quale le persone possono parlare e appassionarsi. Ci sono tante cose sulla Mercedes 2020 che sono grandi innovazioni, su nessuna delle quali vogliamo davvero parlare perché rappresentano un importante vantaggio competitivo.

Però alcune di esse sono talmente ovvie, così visibili, e chiacchierate. Penso che lo sport sarebbe migliore se vi fossero più punti di discussione come questi, porterebbe molto più interesse”, spiega Owen dal canale Youtube Mercedes.

Il dispositivo di modifica della convergenza, attivato dal movimento del volante in senso longitudinale, si è inserito tra le pieghe del regolamento, evoluzione di un’idea coltivata anni fa e alla quale ha guardato anche la Ferrari.

Da esperimento a nuovo progetto

Con regolamenti destinati a essere sempre più restrittivi e vincolanti, dal 2022 molte libertà progettuali, specie sull’aerodinamica, verrano arginate, lavorare a innovazioni della portata del DAS richiede investimenti in ricerca e sviluppo enormi, per tempo e risorse finanziarie. Una prospettiva che la Formula 1 del dopo-coronavirus non potrà più permettersi.

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L’approccio Mercedes allo sviluppo del DAS nasce da una soluzione testata in passato, di quelle che non soddisfano al 100% i tecnici: Il DAS è nato dalle ceneri di qualcos’altro che abbiamo provato e in realtà portato in pista un paio di anni fa, che per certi versi aveva funzionato ma non aveva davvero sviluppato tutte le speranze che avevamo riposto.

Era stato accantonato, come qualcosa provata e che non aveva risposto alle aspettative. E ci sono molte altre cose simili, all’interno del team, nella testa dei tecnici, progetti che le persone ricordano. Il sistema DAS è stato verificato chiedendoci se potessimo fare qualcosa del genere, cosa dicevano le regole. Ed effettivamente non lo vietavano, abbiamo pensato sarebbe stato insolito e sorprendente”.


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