Brown: Porte chiuse probabili per tutti i GP

Brown: Porte chiuse probabili per tutti i GP© sutton-images

L'idea di disputare gare a porte chiuse potrebbe non essere circoscritta ai primi GP in luglio, Austria e Regno Unito, ma diventare "la regola" per gli appuntamenti in Europa

F.P.

17.04.2020 ( Aggiornata il 17.04.2020 15:07 )

Dopo la riunione tra squadre, F1 Group e FIA, arrivano da Zak Brown ulteriori particolari su quanto è stato discusso e le possibilità presentate sulla partenza del campionato.

Con le limitazioni in atto e future, prospettate sull'organizzazione di grandi eventi pubblici, il "migliore" tra gli scenari per la Formula 1 è una stagione europea da disputare a porte chiuse. Non solo le prime gare nel mese di luglio, Austria e Gran Bretagna, ma anche le successive.

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“Tutto è molto provvisorio ma il GP a Silverstone si svolgerà nella data in programma, però chiuso al pubblico. In realtà sembra che sia uno scenario molto probabile per tutti gli appuntamenti europei”, ha spiegato l’a.d. McLaren alla BBC.

L’idea di strutturare un calendario di appuntamenti in Europa a partire da luglio dovrà verificare le eventuali restrizioni all’ingresso nei singoli Paesi per chi proviene dall’estero, con l’Austria a pronunciarsi favorevolmente sull’organizzazione del GP a porte chiuse ma previo approfondito controllo di tutto il personale in ingresso nel Paese. Di più: vi saranno limiti al numero di persone che potranno operare nel paddock? Tanti gli interrogativi e le condizioni da verificare.

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Brown ha confermato anche l’intenzione di organizzare più GP la dove sarà possibile, come i due che ospiterà Silverstone. Da registrare, anche, la posizione dei giorni scorsi giunta da Zandvoort, con il promoter tiepido all’idea di un GP d’Olanda a porte chiuse.

Abbiamo chiuso i rubinetti

Dal calendario alle difficoltà finanziarie per le squadre – attualmente in fase di chiusura forzata, 5 settimane di stop imposte dalla FIA –, Brown ha proseguito: “E’ estremamente dura. Ci sono poche entrate, dove non del tutto zero, in arrivo visto che non stiamo gareggiando. I contributi dei promoter, degli sponsor, sono stati grandiosi ma sono essi stessi sotto una pressione enorme.

Perciò chiudiamo in qualche modo il rubinetto su qualsiasi spesa per arrancare fino a quando potremo tornare a correre”.


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