Pirelli, possibile un'allocazione standard delle mescole

Pirelli, possibile un'allocazione standard delle mescole© LAT Images

Una stagione concentrata in 6 mesi porterà Pirelli a uno sforzo enorme nella produzione delle gomme per ciascun Gran Premio. Si discute con le squadre su variazioni all'attuale processo di selezione delle mescole 

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F.P.

18.05.2020 ( Aggiornata il 18.05.2020 15:23 )

L’eccezionalità della situazione nella quale la Formula 1 si trova a operare porterà a soluzioni inedite, dal calendario al format del week end. E anche sul fronte gomme gli effetti del coronavirus e di un mondiale compresso in 6 mesi potrebbero sfociare in iniziative insolite.

Il campionato 2020 manterrà le specifiche di pneumatici utilizzate lo scorso anno e, con un programma di test in pista di fatto stracciato, per Pirelli si prospetta un 2021 ancora con le medesime gomme, su monoposto dall’evoluzione tecnica ridotta.

I numeri delle gomme in pista

Il gommista produce le mescole elette per ciascun Gran Premio nel lasso di tempo che corre tra la selezione decisa dalle squadre e l’invio del materiale sui campi di gara: 8 settimane prima delle gare europee e 14 prima di quelle extra-continentali, le squadre comunicano alla FIA come intendono ripartire i 10 set di pneumatici rimessi alla libera scelta tra le 3 specifiche di mescole da asciutto elette dalla Pirelli. Da lì, l'impianto turco di Izmit inaugurato 10 anni fa, avvia la produzione.

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Concluso il week end di gara, gli pneumatici vengono smaltiti e si procede con una nuova produzione. Mario Isola, intervistato da motorsport.com, ammette come potrebbe essere decisa un’allocazione standard tra le mescole per consentire maggiore flessibilità produttiva a Pirelli.

Tempi stretti per la produzione

Un problema relativo per le scuderie, viste le scelte nella stragrande maggioranza dei casi convergenti, a privilegiare le gomme più morbide disponibili e limitando a un paio di set le opzioni sulla mescola più dura.

“Se dovessimo avere una prima parte di stagione in Europa e poi spostarci in Asia e in America, in un brevissimo lasso di tempo, per la produzione vorrebbe dire un periodo piuttosto intenso. Probabilmente dovremo produrre qualcosa come circa 35 mila gomme in un paio di mesi, non in un anno. E potete immaginare l’impatto sul produzione, è piuttosto grande”, dice Isola.

Ai 13 treni di gomme da asciutto vanno sommati i 4 set di intermedie e i 3 da bagnato, che a ogni Gran Premio Pirelli, per ogni pilota, porta in pista: 80 pneumatici per pilota, 1.600 a Gran Premio.

Il regolamento sportivo prevede già la possibilità, in caso di mancata comunicazione di una squadra delle scelte sulla ripartizione dei treni tra le mescole disponibili, un’allocazione standard, decisa dalla FIA con Pirelli. Nello scenario 2020, con i dati delle gare 2019 disponibili, l’allocazione predefinita e uguale per tutti avrebbe minimi impatti sulle squadre, tanto più considerata la naturale convergenza nel procedere del week end in merito ai treni di gomme residui disponibili.

“Stiamo discutendo con le squadre e devo dire che sono piuttosto flessibili per trovare soluzioni ragionevoli come, ad esempio, un’allocazione standard o una certa flessibilità per essere pronti alla fornitura in un periodo di tempo molto breve”.

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