Russell, il consiglio di Lewis e la speranza di correre insieme

Russell, il consiglio di Lewis e la speranza di correre insieme© sutton-images

Il talento sotto l'ala Mercedes spera di poter compiere il salto come già hanno fatto Leclerc e Albon. Ricorda i suggerimenti di Hamilton e spera di "poterlo fare pentire" un giorno

F.P.

21.05.2020 ( Aggiornata il 21.05.2020 09:32 )

In paziente attesa, aspettando una chiamata che potrebbe essere già in chiave 2021. George Russell legge del futuro di Leclerc saldamente in Ferrari fino al 2024, quello di Verstappen in Red Bull, la chance offerta – e sfruttata – da Alex Albon. Un po’ di “invidia” sì, per ammissione del diretto interessato.

C’è anche la consapevolezza di far parte del giro giusto, gravita intorno al pianeta Mercedes, cosa che vale un po’ di pazienza e attesa in più, considerata la chance che può offrire.

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Toto Wolff dovrà definire il contratto di Valtteri Bottas, in scadenza, tra una scelta di continuità e la prospettiva di introdurre Russell sulla grande scena di un top team accanto a Hamilton. Grande campione e giovane talento affiancati o un futuro passaggio di consegne rimandato ancora di qualche anno, vista la voglia e fame di Lewis nel continuare a correre?

Quel dettaglio in F2

Russell spera nell’opportunità di poter correre accanto a Hamilton e, intervistato da Sky Sports, quando gli chiedono se abbia mai ricevuto un consiglio di guida da un pilota di Formula 1 durante la sua crescita sportiva, ricorda: “In realtà ho ricevuto un piccolo consiglio da Lewis circa 2 anni fa, quando correvo in Formula 2. Mi ha fatto pensare su come estrarre un po’ di più dalla macchina. Spero, un giorno, di poterlo fare pentire di avermi dato quel consiglio.

La Williams sta stretta a Russell, 2020 che sarà la sua seconda stagione in Formula 1 e in un quadro di mercato che si prospetta favorevole per il grande passo.

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Approfondendo il suggerimento chiave ricevuto da Hamilton, prosegue: “Era durante un debrief ed ero un po’ in difficoltà con qualcosa, ne stavo parlando con gli ingegneri. Lui mi diede dei suggerimenti sotto l’aspetto della guida, principalmente sulle gomme e come provare a sfruttarle di più.

Non dirò di cosa si tratta però fu un piccolo particolare che fu d’aiuto a trovare quel poco di extra, ciò che mi mancava all’inizio della mia carriera in Formula 2 e in realtà mi ha spinto anche in Formula 1 e ne ho tratto beneficio. Fu qualcosa, un pezzetto di informazione che fece scattare qualcosa nella mia testa”.


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