Sainz, in inverno i primi contatti con la Ferrari

Sainz, in inverno i primi contatti con la Ferrari© Sutton-images

Carlos svela un po' del percorso che lo ha portato a firmare con la Rossa per il 2021. Tempi, il via libera avuto dalla McLaren e l'idea di vivere il clima della fabbrica a Maranello a fondo per prepararsi al 2021

Fabiano Polimeni

24.05.2020 15:56

Il telefono ha squillato per la prima volta lo scorso inverno, quando Carlos Sainz ha scoperto di essere sulla “lista” di piloti seguiti dalla Ferrari. Un contratto biennale con McLaren in essere e la possibilità di estendere l’accordo ancora di un anno: prima che arrivasse quella chiamata, per il pilota spagnolo il progetto in via di realizzazione a Woking, con l’arrivo del powertrain Mercedes nel 2021, era la naturale prospettiva alla quale lavorare.

Rivela un po’ di più circa i tempi che hanno dato il via a una trattativa ufficializzata in un maggio di grandi cambiamenti sul fronte del mercato piloti. Lo fa in una lunga intervista con il giornalista Will Buxton, al quale racconta: “Sul primo contatto con la Ferrari non ti darò una data esatta, però ti dico inverno tra il 2019 e 2020”.

McLaren, trasparenza e collaborazione

Un campionato chiuso con l’exploit di Interlagos, quarto sotto il traguardo dopo un via in ultima posizione, tramutato in podio - il primo in carriera - per la penalizzazione inflitta a Lewis Hamilton. Poi il sesto posto nel mondiale Piloti, a tenersi dietro l’accoppiata Red Bull Albon-Gasly, in volata. Il 2019 di Carlos Sainz ha raccontato di un pilota solido, concreto, un buon attaccante in gara e con lo spunto giusto in qualifica. Biglietto da visita presentato a Maranello e da confermare nel mondiale che partirà dall’Austria, il prossimo luglio.

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Una trattativa condotta alla luce del sole, nei rapporti con una McLaren alla quale deve un finale di rapporto in continuità con i risultati della scorsa stagione. “Da piloti siamo sotto condizioni contrattuali molto stringenti. Nel momento in cui ho sentito vi era un interesse da parte della Ferrari a ingaggiarmi nel 2021 sono andato dritto da Zak. E la sua reazione è stata ‘ok, ti lasceremo parlare con la Ferrari, restiamo in contatto per capire come si sviluppa la cosa’.

Il fattore chiave in questo processo è stata la trasparenza e l’apertura di tutte le parti coinvolte. Questo mi ha reso estremamente orgoglioso e il modo in cui tutto è stato gestito mi rende molto felice e grato a Zak e il suo team.

Immediatamente mi hanno detto ‘se c’è qualcosa di serio facci sapere’”. Progetti coltivati negli ultimi mesi, quelli che hanno portato Ricciardo in McLaren dal prossimo anno e Carlos a Maranello.

In Ferrari un Carlos lavoratore e uomo squadra

Con il calendario che prospetta una conclusione del mondiale a metà dicembre, sarà un inverno molto intenso il prossimo, nel quale scoprire una nuova squadra, il metodo di lavoro, costruire i rapporti e conoscere una monoposto che sarà per larga parte il progetto SF1000 aggiornato nell’aerodinamica, come imposto dalle decisioni FIA circa il congelamento delle monoposto per contenere i costi.

Quel che posso dire è che troveranno un ragazzo che lavora tantissimo, che andrà in Italia e passerà molto tempo a Maranello, nello stesso modo in cui ho trascorso tanto tempo in McLaren. Proverò a costruire qualcosa di speciale con la Ferrari, come ho provato a costruire qualcosa di speciale in McLaren. Fa parte del mio dna provare a creare una buona atmosfera intorno a me, trascorrere tanto tempo in fabbrica. Mi piace fare riunioni, parlare di Formula 1; sul setup, la direzione aero, sono cose che mi interessano parecchio.

A parte ciò, spero trovino un pilota molto veloce e un ragazzo incredibilmente motivato che darà tutto per la Scuderia”, racconta di sé e di come passerà la soglia della GeS.

Rapporto da Drivers Parade

Del rapporto che sarà con Charles Leclerc è prematuro dire a ruote ferme. Ci sarà tempo per leggere le dinamiche della coppia. Conoscenza tra i due limitata alle occasioni del week end di gara, “in realtà ho trascorso molto tempo nella driver parade con Charles. Parlavamo un po’ della gara, della macchina e come la sentiva, delle strategie, della qualifica del giorno prima. Ho un buon rapporto con Charles”.

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Lascia un progetto McLaren che punta in alto con il contributo Mercedes, una struttura tecnica e gestionale dalla quale si sono visti i primi frutti nel 2019. Un passato al quale augura un ritorno al top, “credetemi se vi dico che il prossimo anno, quando sarò in Ferrari, nulla mi renderebbe più felice di vedere la McLaren di nuovo al vertice. Da tifoso della Formula 1 e, adesso, da tifoso McLaren, vorrei vederla tornare in alto”.

Tempi accorciati verso il 2021

La scoperta della Ferrari sarà un corso accelerato e compresso in pochi mesi, con l’incognita su quelle che saranno tempi e modalità di preparazione della stagione. Ci sarà una macchina diversa alla quale prendere le misure: “Saranno tempi molto strani e ci saranno tante incognite. La macchina resterà la stessa; non ci saranno test, non avrò affatto tempo di adattarmi a una nuova macchina, sono pensieri che ovviamente ho avuto in testa, che ho considerato. Vedrò quante ore al simulatore dovrò effettuare eccetera, posso dire però che adesso la mia assoluta concentrazione è sul 2020”.


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