GP Austria, Vettel: "Mai ricevuto offerta di rinnovo"

GP Austria, Vettel: "Mai ricevuto offerta di rinnovo"© sutton-images

Sebastian spiega i motivi dell'addio alla Rossa e racconta come l'offerta non sia mai arrivata da parte di Maranello. Con Leclerc, la battaglia in pista continuerà a esserci e un ordine di scuderia per essere rispettato - da entrambi - dovrà essere sensato

Fabiano Polimeni

02.07.2020 17:17

Con le premesse dei test invernali e la necessità di correre con il materiale invernale, aspettando una Ferrari SF1000 che risolva con gli sviluppi previsti in Ungheria le magagne del progetto 2020, ragionare del rapporto Vettel-Leclerc, di scenari legati al gioco di squadra, sa tanto di prospettiva lontana, teorica più che mai, se immaginata funzionale a decidere una vittoria o qualcosa in più.

Molto più pragmatico è, invece, ricostruire quello che è accaduto dietro le quinte, in quei giorni che hanno segnato il divorzio tra il campione del mondo tedesco e la Ferrari. Sulla rottura del rapporto si è detto e scritto tanto, trovando le risposte in un mancato accordo tra le parti per questioni economiche, ovvero, il muro alzato da Sebastian alla proposta Ferrari di abbassarsi lo stipedio.

La versione di Vettel, racconta un’altra storia: “Non c’è stata nessun’offerta. E’ stata ovviamente una sorpresa per me quando ho ricevuto la chiamata da Mattia quando mi ha detto che la squadra non aveva più intenzione di continuare - Ha detto il tedesco - Non abbiamo mai discusso, non c’è mai stata nessun’offerta sul tavolo”.

L'editoriale del Direttore: F.1, da sogno proibito a realtà!

Poi c'è quello che dice o dirà la pista. Austria e Stiria, ovvero, il Red Bull Ring, dirà qual è la distanza da una Mercedes e Red Bull attese davanti alla Rossa. A ruote ferme, scorrendo gli annunci di sviluppi portati in pista sulla W11 e la RB16 – con un prevedibile, ulteriore, progresso rispetto alle prestazioni espresse nei test – immaginare una Ferrari in lotta per il podio sarebbe già un gran partire.

La logica del gioco di squadra

A Sebastian chiedono cosa cambierà nel 2020 da separato in casa, la decisione già assunta di cambiare aria, quanto modificherà i rapporti interni e la propensione a rispettare eventuali ordini di squadra.

“Ho sempre cercato di integrarmi bene all’interno del team, vuoi sempre cercare di avere successo in pista, pensare al tuo successo ma alla fine guidi anche per una squadra.

Giovinazzi e la minaccia Schumi Jr: "Pressione per il futuro? Sempre"

Quello che accadrà è difficile rispondere, non sappiamo che stagione avremo, quanto saremo competitivi, di sicuro se la situazione si dovesse presentare e dovesse essere sensato, ci si aspetta che entrambi i piloti si aiutino a vicenda. Non ha nulla che vedere col fatto che lascerò la squadra. Allo steso tempo si corre per se stessi, non cercherò di rendere la vita più semplice a Charles, abbiamo lottato in passato e continueremo”.

“Sensato”, “vita semplice”, “lottato”, tre concetti che sottintendono un avanti per la propria strada, perché l’ordine di scuderia sensato ti richiama un’opportunità in chiave campionato, apparentemente oggi fuori portata.

Impegno serrato in fabbrica

Dall’Ungheria si spera in una SF1000 più competitiva, paradossalmente un circuito molto tortuoso sul quale il deficit di drag dell’attuale monoposto – uno dei punti deboli indicati durante i test – non avrebbe impattato particolarmente. Più che strategica, la scelta è dettata da tempi obbligati e prolungati – come già spiegato da Mattia Binotto -: una necessità il rinvio del debutto del pacchetto di aggiornamenti. “Dopo i test di Barcellona era chiaro non eravamo dove volevamo. Eravamo entusiasti di verificare in Australia, lo stesso vale per questo week end, gli ultimi mesi sono stati sconvolgenti per tutti.

In fabbrica tutti stanno lavorando a fondo per portare ogni aggiornamento il prima possibile, pare arriverà in Ungheria. Sarà interessante capire a che punto siamo, avere una risposta, poi dovremo regolarci di conseguenza. Non abbiamo portato l’aggiornamento in tempo per questa gara, l’Ungheria si correrà solo tra due settimane, il programma in fabbrica è serrato da quando si è potuto riprendere a lavorare”, spiega Vettel.

Infine, Sebastian ha confermato quanto sia ancora tutto da decifrare il suo futuro: "Bene, al momento non ho piani. Voglio assicurarmi di prendere la decisione giusta. Ho un carattere molto competitivo, ho ottenuto molto nello sport, sono motivato e disposto a ottenere di più. Per fare ciò, ho bisogno del pacchetto giusto e delle persone giuste intorno a me, quindi è quello che sto cercando al momento. Se dovesse presentarsi la giusta opportunità, sarà facile prendere una decisione. In caso contrario, probabilmente dovrò cercare qualcos'altro".


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi